Il Presidente della Repubblica Mattarella ha voluto fare una visita sorpresa alla scuola Daniele Manin di Roma, uno degli istituti con la maggior presenza di bambini cinesi. Un gesto forte e chiaro che vuole essere una risposta a tutti gli episodi discriminatori nei confronti delle persone originarie della Cina a causa della psicosi generata dall’allarme coronavirus.
Mattarella in una scuola con bambini cinesi
L’edificio si trova nel quartiere Esquilino di Roma, uno dei più multietnici e con il tasso più elevato di stranieri tanto che i più lo chiamano “la Chinatown della Capitale“. Il 45% degli alunni del Manin, pari ad un totale di 332, sono migrati di seconda e terza generazione e 224 sono nati in Italia. Tra loro vi sono tra i 100 e i 120 cinesi.
Accompagnato dalla figlia, Mattarella ha incontrato due classi delle elementari, due della scuola dell’infanzia e due delle medie, con le rispettive maestre. “Una visita informale e una bella sorpresa“. Così ha parlato la dirigente Manuela Manferlotti, aggiungendo che l’intento del Capo dello Stato era quello di dare un messaggio di serenità di fronte a timori non giustificati né giustificabili.
In una classe ha anche tenuto un discorso sull’amicizia, la pace e l’inclusione. Con gli scolari della scuola dell’infanzia, ha spiegato la maestra Antonella, ha poi aiutato a leggere la storia di Gulliver con l’aiuto di un mappamondo di cartone. Al termine della sua visita un gruppo di ragazzi ha infine cantato l’Inno di Mameli e ha regalato al Capo dello Stato due cartelli. Uno recante la scritta “La scuola è di tutti” e uno “La costituzione italiana, articolo 34“. Il riferimento è alla norma che regola la scuola e l’istruzione all’interno delle leggi fondamentali dello stato.