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Mattia Santori attacca il governo: "Ci sono troppi bombaroli"

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Duro attacco del leader delle sardine al governo. Mattia Santori ritiene che l'esecutivo stia mettendo il Paese in secondo piano.

Il leader delle sardine Mattia Santori torna a scontrarsi con il governo e attacca: “Il Paese è messo in secondo piano per personalismi e convenienze elettorali“. Inevitabile, infatti, il riferimento al tema prescrizione, che ha visto una spaccatura netta della maggioranza. Mentre Renzi attacca Conte e minaccia di porre la sfiducia a Bonafede, il Paese rimane sullo sfondo con una serie di problemi che rimangono in stallo. Questa è la denuncia del leader del movimento nato lo scorso novembre. Santori non ha risparmiato nemmeno le critiche a M5s, che scende in piazza il 15 febbraio contro i vitalizi.

Mattia Santori attacca il governo

Mattai Santori ritiene che nel governo ci siano troppi “bombaroli”. “Non si sta facendo politica – prosegue ancora Santori -, ma si sta pensando alle prossime elezioni”. Proprio sul tema della giustizia si è soffermato il leader del movimento in un’intervista a Repubblica. “La prescrizione è un pretesto – ha rivelato -, la percezione di chi vede da fuori i palazzi della politica è che non si stia inseguendo una linea politica, ma le prossime elezioni. Ci sono tanti bombaroli all’interno (del governo ndr.) ed è un peccato, perché ancora una volta viene messo in secondo piano il governo e il bene del Paese rispetto a personalismi e a convenienze elettorali”. Quello che invece hanno proposto le Sardine sono tre punti da inserire nell’agenda di governo 2020: “Noi vogliamo parlare di sistema sanitario – chiarisce ancora Santori -, di asili nido, di uguaglianza. Non di giochini di palazzo e di un teatrino della politica che rende le persone sempre più distanti”. Con il premier, invece, “siamo in contatto, ma chiaramente osservando l’andamento di questi giorni, l’incontro con le Sardine non è certo una priorità”.

Critiche a M5s

M5s è pronto a scendere in piazza a Roma contro i vitalizi, ma le sardine non risparmiano le critiche: “Pensino piuttosto ai decreti sicurezza. Da loro riceviamo solo attacchi, da quando è uscita la foto con Benetton hanno rivelato il loro terrore nei nostri confronti, forse l’uscita di Stephen Ogongo delle Sardine romane non è stata casuale”. E infine conclude: “I tanti delusi del M5s guardano con favore alle Sardine, ma sarà un processo lungo”. Sui decreti sicurezza, ha chiarito ancora, l’abolizione “è quello che vorremmo, ma non dipenderà solo dal premier. Sono l’emblema di come si costruisce consenso sulla pelle della povera gente. Poi ribadiremo il tema della democrazia digitale, perché tutti noi abbiamo subito l’odio online”.