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Coronavirus, Sileri: "Essere positivi al tampone non vuol dire essere malati"

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Il viceministro della Salute Sileri, ha affermato che la positività al tampone per coronavirus non significa necessariamente essere malati.

Il viceministro alla Salute, Pierpaolo Sileri ha assicurato che “essere positivi al tampone (per coronavirus ndr.) non vuol dire essere malati. Anzi la stragrande maggioranza di quelli risultati positivi – ha poi aggiunto – non si ammalerà e molto probabilmente, quando verrà ripetuto il tampone, si negativizzerà”. Gli italiani, infatti, sono preoccupati dal continuo aumento del numero di casi positivi al coronavirus, ma non serve allarmarsi. I controlli italiani sono chiaramente superiori a quelli effettuati negli altri Stati e perciò il numero appare evidentemente alto.

Coronavirus, Silieri sul tampone

“Il virus nella maggior parte dei casi è asintomatico- ha detto ancora il viceministro alla Salute -. Nell’85% dei casi i sintomi sono minimi o inesistenti, in pochi casi è necessario il ricovero in ospedale e in pochissimi in terapia intensiva”. Inoltre, ha ribadito Sileri ai microfoni di Radio Anch’io, “essere positivi al tampone non vuol dire essere malati“. Molti dei pazienti risultati positivi ai primi test, ha anche proseguito il viceministro, risulteranno in seguito negativi.

L’obbiettivo del governo, comunque, rimane quello di isolare i focolai italiani dai quali è partita l’epidemia per contenere il contagio. Si tratta del lodigiano, attorno alla zona di Codogno, e del padovano, vicino a Vo’ Euganeo. Infine, il viceministro ha dichiarato: “Se non hai la febbre gli scanner agli aeroporti sono inutili. Se stai bene e non hai sintomi, hai però meno possibilità di contagiare qualcuno”.

Sulla scia delle parole del premier rispetto alla recessione, anche Silieri afferma: “Sicuramente oltre alla parte sanitaria c’è una parte economica e di gestione dell’intero paese . Bisogna cercare di uniformare i protocolli di tutte le Regioni affinché ci sia una tranquillità. È una situazione che evolve giorno dopo giorno”.