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Coronavirus, Conte: "La situazione è molto seria"

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Conte inizia a considerare diverse ipotesi per arginare la situazione coronavirus: tra queste anche la sospensione totale delle scuole.

Giuseppe Conte è pronto a intervenire con misure drastiche per contenere l’emergenza coronavirus: “La situazione è molto seria”. Tra la preoccupazione dell’estensione dell’epidemia e la speranza che il picco venga raggiunto in tempi brevi, Palazzo Chigi valuta le misure da adottare. Nella mattinata di mercoledì 4 marzo il premier incontra i ministri per discutere sulle eventuali altre misure da adottare per arginare l’emergenza sanitaria. Non esclude, infatti, la possibile chiusura totale delle scuole, dopo l’ipotesi di sospensione delle attività e manifestazioni sportive. Sul tavolo, però, c’è anche il possibile rinvio del referendum sul taglio dei parlamentari.

Coronavirus, Conte: punto della situazione

Nuove regole sanitarie, distanza di sicurezza, anziani in casa, nessun abbraccio o stretta di mano: queste sono alcune delle misure adottate dal comitato scientifico contro il Covid-19. Il premier Conte è pronto anche a sospendere totalmente le scuole qualora gli scienziati lo ritennero opportuno: la situazione ormai è seria. Oltre a rivendicare la chiusura dei voli con la Cina e il potenziamento delle strutture ospedaliere, onte prepara un decreto per salvare anche l’economia, fortemente colpita dal coronavirus. L’invito alle forze politiche è quello di collaborare nell’unità per superare insieme questa crisi sanitaria.

In mattinata, mercoledì 4 marzo, si discuterà su un terzo decreto per accelerare gli investimenti pubblici e sbloccare i cantieri. “La nostra linea è improntata alla massima trasparenza – ha dichiarato il premier Conte -, vogliamo coinvolgere le Regioni, ma dobbiamo stare attenti a non discostarci dalle linee guida degli scienziati. L’attenzione è massima, stiamo prendendo delle decisioni che incidono sullo stile di vita degli italiani e siamo ancora in una situazione di allarme, secondo i dati scientifici. Il contagio potrebbe anche estendersi, non sappiamo quando raggiungeremo il picco”.

Rispetto alle decisioni riguardo il campionato calcistico, il premier assicura che “sarà la Lega calcio a decidere se giocare a porte chiuse o rinviare le partite”. Sulle scuole, invece, “non possiamo escludere in assoluto la chiusura totale, anche se non è stata ancora chiesta dagli scienziati”.