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Conte ai cittadini: "Rimaniamo distanti oggi per abbracciarci più forte domani"

coronavirus proorga restrizioni 2 maggio

Giuseppe Conte, in piena emergenza coronavirus, lancia un appello ai cittadini: mantenere le distanze oggi per poter stringersi più forte domani.

Nella serata di mercoledì 11 marzo, il premier ha annunciato “dichiarazioni importanti” e alle 21:40 si è presentato alla popolazione. Nella sua breve conferenza ha disposto la chiusura di bar, ristoranti e negozi non di prima necessità in tutta l’Italia. L’obbiettivo, ancora una volta, è il contenimento del contagio da coronavirus, che ancora continua a mietere vittime e infettare le persone. Conte, però, ha rassicurato i cittadini spiegando che quando il coronavirus sarà sconfitto potremmo tornare a stringere forte i nostri cari.

Conte ai cittadini: “Restiamo distanti”

Mettendo al primo posto la salute della popolazione italiana e auspicando il contenimento del contagio da coroanvirus, Conte ha rivolto un appello ai cittadini. “Siamo parte di una medesima comunità – ha detto il premier -, rimaniamo distanti oggi per abbracciarci con più calore e correre più veloci domani“. “La stragrande maggioranza ha risposto alle misure prese in modo straordinario – ha detto ancora nella conferenza stampa di mercoledì sera -. Era un primo passo, sapevamo che non sarebbe stato l’ultimo. Bisogna procedere gradualmente affinché tutti possano capire cosa stiamo vivendo e ciò che viene richiesto. Questo è il momento di compiere un passo in più“.

Con queste parole Conte ha annunciato la chiusura delle attività non necessarie, dei bar, dei ristoranti in tutta Italia. “L’Italia rimane protetta, ma adesso disponiamo la chiusura di tutto. Pub, ristoranti, bar, centri estetici, servizi mensa. Sono garantiti alimentari, farmacie e parafarmacie”.

L’imperativo categorico, però, rimane lo stesso: rimanere a casa il più possibile e limitare al minimo indispensabile gli spostamenti. “Siamo consapevoli che abbiamo iniziato da poco a cambiare le abitudini – ha concluso Conte –. Vedremo i risultati del nostro sforzo tra un paio di settimane. L’impatto di queste misure non si misurerà in due giorni. Perché se i numeri continueranno a crescere, cosa niente affatto improbabile, dovremmo varare nuove misure“.