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Coronavirus, Meloni: "Conte vuole consenso, rischio deriva autoritaria"

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Per Giorgia Meloni il premier Conte stagestendo l'emergenza coronavirus in maniera troppo autoritaria, per ottenere consenso.

La leader di Fratelli D’Italia, Giorgia Meloni, non apprezza il modo in cui il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, sta affrontando l‘emergenza coronavirus arrivando addirittura a definirlo quasi un dittatore. In un’intervista rilasciata al quotidiano Libero, la Meloni si è così espressa sul capo dell’esecutivo: “Fin dall’inizio ho avuto il sospetto che Conte abbia ritenuto che l’emergenza potesse essere un’occasione per acquisire consenso e che molte scelte, comprese quelle di comunicazione notturna, rientrino in questa logica”.

Meloni: “Conte sfrutta il coronavirus per il consenso”

Parole dure nei confronti del presidente Conte, che la Meloni però non sembra essere interessata a lasciare cadere nel vuoto: “Quando l’emergenza Covid sarà sconfitta, allora non faremo sconti, tireremo fuori tutto e gli italiani potranno vedere chi ha lavorato per il Paese e chi pensando a se stesso. Però certo, fabbriche e uffici la domenica sono chiusi già di loro, la serrata si poteva comunicare con tutta calma ieri; e così magari si sarebbe potuto spiegarla anche meglio. Ma poi che c’entra farla dalla pagina personale di Conte su Facebook e non dai canali istituzionali? Ha notato che grazie a questo motivo la pagina del premier si è arricchita di 600 mila seguaci? Dobbiamo pensare che anche le comunicazioni urgenti o di servizio rientrino nella bulimia comunicativa del premier? Sarebbe imperdonabile”.

“Rischio deriva autoritaria”

La Meloni afferma poi che la modalità con cui Conte esercita i propri poteri è paragonabile a quella di un dittatore, o un uomo solo al potere se preferite, e per questo le opposizioni avrebbero chiesto al Presidente della Repubblica un maggiore controllo: “A prescindere dal merito, limitazioni così gravi della libertà personale non possono essere prese senza coinvolgere il Parlamento pienamente e comunicate in questa maniera. Qui si rischia una deriva autoritaria. Per questo con Salvini e Berlusconi abbiamo fatto un appello a Mattarella perché ci riceva e abbiamo chiesto la convocazione delle Camere a oltranza. È fondamentale ridare al Parlamento la possibilità di esercitare i poteri che gli ha dato la Costituzione”.