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Coronavirus, Travaglio: "Fontana? Un pensionato che guarda i cantieri"

marco travaglio gaia tortora

Marco Travaglio attacca Attilio Fontana per le misure prese a fronte dell'emergenza coronavirus: "Governatore umarell".

Mentre continua l’emergenza cronavirus, Marco Travaglio attacca il presidente della regione Lombardia Attilio Fontana definendolo “uno sgovernatore” e poi passa ai giornalisti: “Per quante disgrazie si abbattano sull’Italia, la peggiore resterà sempre la cosiddetta informazione”. Il tono dell’editoriale è evidente fin dal titolo: “Il governatore umarell“, ovvero, in dialetto, il pensionato che guarda i cantieri.

Coronavirus, Marco Travaglio contro Fontana

Sul Fatto Quotidiano il direttore Marco Travaglio parte dall’ordinanza pubblicata da Attilio Fontana pochi minuti dopo il discorso del presidente del Consiglio Giuseppe Conte sulle restrizioni per il coronavirus. Se la prende con il presidente per non aver chiuso abbastanza fabbriche e lo definisce uno “sgovernatore” che chiude solo gli studi degli avvocati:

“Dopo aver detto tutto e il contrario di tutto, a rimorchio del presunto leader nazionale, sabato sera Fontana ha partorito un’ordinanza che doveva “chiudere tutto”. Ma in realtà, ancora una volta, non chiude quasi nulla: non per esempio le fabbriche, che a parole (sui media, ma mai con atti ufficiali) lo sgovernatore pretendeva fossero chiuse dal governo (pur avendo tutti i poteri per chiuderle lui) perché non voleva contrariare Confindustria. In compenso chiudeva gli studi professionali, compresi quelli legali, che un avvocato come lui dovrebbe sapere di non poter chiudere: la giustizia non è stata ancora abolita e i processi più urgenti (per direttissima e con imputati detenuti, anche peri divieti di passeggiata e corsetta da lui introdotti) si continuano a fare”.

Il direttore contro Fontana ed i giornalisti

Travaglio, nel suo articolo di fondo sul cartaceo, continua a parlare delle azioni messe in campo dal governatore leghista. A suo parere non fa nulla per le persone che si stanno ammalando. Lo accusa di mentire in diretta sulle condizioni del Bertolaso Hospital (riferendosi alla struttura realizzata a Milano per accogliere circa 300 malati da coronavirus). Non risparmia nemmeno i giornalisti che “occulterebbero” gli errori di Fontana:

“E intanto continua a non far nulla per le migliaia di sintomatici con tosse e febbre. I contagiosissimi per i familiari e i passanti, scaricati dalla “sanità modello” che non dice loro null’altro che “prendi un’aspirina”. Dopodiché, mentre i media raccontano di centinaia di anziani infetti che muoiono soli come cani, abbandonati nelle case, negli ospizi e nelle cliniche private (pagate da noi) dalla sanità lombarda al collasso, mente spudoratamente al Corriere . Dice “Noi curiamo tutti e non lasceremo mai indietro nessuno” (resta da spiegare perché in Lombardia 9 morti su 10 col coronavirus non abbiano mai visto un ospedale). E ri-mente sul Bertolaso Hospital in Fiera, che “servirà a tutta l’Italia”. Sa benissimo che i 300 posti letto si riempiranno in mezz’ora, e di pazienti lombardi. Ma, curiosamente, chi crocifigge Conte anche quando non sbaglia tace sugli errori di Fontana che ne infila almeno due al giorno. A riprova del fatto che, per quante disgrazie si abbattano sull’Italia, la peggiore resterà sempre la cosiddetta informazione”.