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Coronavirus, Conte incontra le opposizioni: "Basta pasticci sui decreti"

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Le opposizioni hanno presentato le loro richieste al premier Conte sul coronavirus, chiedendo collaborazione e confronto tra le forze politiche.

Il vertice sul coronavirus che Conte ha tenuto a Palazzo Chigi con le opposizioni nella serata di lunedì 23 marzo è iniziato alle ore 20 e si è concluso per le 22.30. Al tavolo c’erano il leader della Lega Matteo Salvini, la presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, il vicepresidente di Forza Italia Antonio Tajani e il leader di Noi con l’Italia Maurizio Lupi. Si sarebbe svolto in un clima pacifico il confronto, che ha trattato il tema del decreto del governo da 25 miliardi. Conte, inoltre, avrebbe spiegato che il Mes al momento non è utilizzabile. Per quanto riguarda, invece, i dispositivi di protezione, il premier ha assicurato che nella giornata di martedì 24 marzo verranno distribuite 3,5 milioni di mascherine. Sono in arrivo dalla Germania 300 respiratori usati nella terapia intensiva.

Conte terrà un’informativa alla Camera e al Senato il prossimo mercoledì 25 marzo per informare le forze politiche di quanto realizzato contro il coronavirus. “L’Italia – ha detto il premier – sta attuando una strategia che ci costa sacrifici, con un impatto economico notevole, per ottenere un risultato. Non possiamo accettare che invece altri Paesi affrontino questa lotta con una soglia di rigore più bassa, perché poi potremmo essere esposti agli effetti di un contagio di ritorno”.

Infine, sono arrivate le richieste dalle opposizioni.

Coronavirus, vertice Conte-opposizioni

Matteo Salvini aveva già preparato i suoi cinque punti per fronteggiare l’emergenza economica portata dal Covid-19. Durante il vertice a Palazzo Chigi tra il premier e le opposizioni sono emerse numerose richieste sul tema coronavirus. Inoltre, il leader della Lega auspica che questo sia solo il primo di una serie di incontri e confronti. “Quanto meno le notizie le abbiamo sentite dai ministri – ha detto il leghista -, che sia l’inizio di un percorso che ci veda tutti insieme a collaborare perché l’Italia ha bisogno di questo“.

Il leader della Lega ha aperto il confronto con una constatazione: “In un paese normale tutti sarebbero coinvolti in questo momento intorno al tavolo della cabina di regia e tutti porterebbero le loro sensibilità, le richieste che arrivano dai loro territori, dai sindaci e dai governatori”. Poi, Salvini ha chiesto più fondi per i lavoratori autonomi. Ma tutto il centrodestra in modo compatto ha anche avanzato altre importanti richieste: dalla distribuzione di mascherine e respiratori agli ospedali alla sperimentazione di tutti i farmaci utili, dalla tutela delle partite Iva al blocco delle tasse, dalla difesa delle aziende italiane al no al Mes.

Salvini

“Abbiamo chiesto al governo – ha detto Salvini al termine dell’incontro – interventi urgenti per proteggere tutti gli anziani e i disabili nelle case di risposo e in quelle di cura. Almeno 500 mila italiani: servono subito medici, infermieri, mascherine e macchinari. Se non si interviene in fretta, si rischia una strage”.

Meloni

La leader di FdI ha invece criticato i metodi di comunicazione utilizzati da Conte per informare i cittadini e il fatto che nell’ultima conferenza il decreto non fosse ancora pronto. “Abbiamo chiesto un’unità di crisi del Parlamento che coinvolga tutti i partiti. Abbiamo dato la nostra piena disponibilità a lavorare sui decreti economici, vogliamo poter dire la nostra”.

Tajani

Infine, Antonio Tajani ha richiesto due tavoli tecnici, uno parlamentare e uno politico, “per valutare la strategia dell’Italia contro il coronavirus” e ha ricordato come serva “tutelare tutti i lavoratori, le piccole medie imprese, le partite Iva e i medici“.