> > Coronavirus, Conte a El Pais: "Ripresa graduale delle misure restrittive"

Coronavirus, Conte a El Pais: "Ripresa graduale delle misure restrittive"

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Conte, intervistato da El Pais, ha spiegato che il blocco totale delle attività produttive non essenziali "non può durare troppo a lungo".

Il premier Giuseppe Conte, intervistato dal quotidiano El Pais, ha spiegato che il blocco delle attività produttive non essenziali “è una misura molto dura economicamente“. Per questo motivo occorre restringere al minimo il periodo per il quale le misure restrittive e di contenimento verranno prorogate. Nonostante sia fuori da ogni dubbio l’estensione oltre il 3 aprile, il blocco totale “non può essere prolungato troppo a lungo”. “Quando il comitato scientifico afferma che la curva inizia a scendere – ha poi aggiunto Conte -, possiamo studiare le misure di rallentamento. Ma dovrà essere molto graduale”.

Riapertura in termini di proporzionalità

Sulle riaperture, ha detto il premier Conte, si ragionerà “in termini di proporzionalità“, le ipotesi riguardano infatti una ripresa a scaglioni. La chiusura totale delle attività produttive non potrà durare molto. Conte infatti ritiene si tratti di “una misura durissima dal punto di vista economico. L’ultima misura che abbiamo preso e non può prolungarsi troppo. Per scuole e università, invece, si possono introdurre modifiche affinché gli studenti non perdano l’anno o l’esame”.

Coronavirus, Conte a El Pais

Il coronavirus ha colpito duramente tutti gli Stati del mondo e d’Europa: “In questo momento in Europa si gioca una partita storica – ha detto infatti Conte -. Non è una crisi economica che ha toccato alcuni Paesi meno virtuosi di altri. Qui non c’è una distinzione che ha a che fare con i sistemi finanziari. Questa è una crisi sanitaria che ha finito per esplodere in campo economico e sociale. È una sfida storica per l’intera Europa. E spero davvero, con un forte spirito europeo, che sappia affrontare questa situazione”. Per arginare i danni che questa crisi sanitaria, economica e sociale sta portando “è necessario rispondere con una reazione forte e unitaria, che utilizza strumenti straordinari”.

Quello che propone il premier è un “piano europeo di ripresa e reinvestimento”, ovvero “un modo per sostenere l’intera economia europea”. Nonostante sia prematuro e inopportuno guardare alla fine della crisi, “il problema non è quando uscire da questa recessione, ma uscirne al più presto. Il tempismo è la chiave, c’è la massima urgenza”.