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Coronavirus, Fontana attacca Conte: "Disse che non c'era emergenza"

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Fontana in Consiglio regionale punta il dito contro Conte e l'ISS: "Conte diceva nessuna emergenza coronavirus. Sanità troppo lenta".

Il governatore Attilio Fontana si scaglia contro il governo Conte criticando i modi e le tempistiche della gestione dell’emergenza coronavirus. “Attaccate me ma qualcuno in aula ha urlato ‘Vergogna’ quando chiedevo i controlli sui cittadini che tornavano della Cina” ha sottolineato il presidente della Regione Lombardia in Consiglio regionale.

Coronavirus, Fontana contro Conte

Il governatore leghista Attilio Fontana durante la conferenza in Consiglio regionale si è scagliato contro il governo e contro le accuse che gli erano state rivolte in aula, ma anche per le replicare alle sollecitazioni giunte dai comuni dove primeggia la sinistra. E ancora, ha menzionato il presidente del Consiglio, rispetto alle dichiarazioni di un “sistema pronto a fronteggiare l’emergenza“. Quando l’Italia sembra in ginocchio, Fontana incalza e ricorda che “a febbraio Conte disse nessuna emergenza”.

“Il vostro presidente del Consiglio, il 3 febbraio, disse in maniera pubblica: ‘Non preoccupatevi, non dovete prevedere nessuna pandemia perché il nostro sistema è pronto ad affrontare qualunque tipo di emergenza” – spiega Attilio Fontana- . Mi stupisco che voi accusiate me di avere sottovalutato il problema – ha aggiunto Fontana, mentre qualcuno in aula ha urlato: ‘Vergogna’ -. Questo mi offende umanamente, eravate quelli che mi dicevano che ero razzista quando chiedevo controlli su tutti i cittadini che tornavano dalla Cina. Mi accusate di aver sottovalutato il problema quando sono stato l’unico ad essere sbeffeggiato con parole insolenti”– e ancora – mi è stato detto che ero la causa della perdita di credibilità dell’Italia di fronte al mondo perché ho cercato di avvisare che si dovevano rispettare le regole rigorosamente perché altrimenti si sarebbe finiti in una situazione drammatica”.

Fontana contro tutti

Non solo il governo ed il premier Conte. Fontana, che è stato attaccato anche da esponenti del giornalismo come Marco Travaglio, punta il dito anche contro l’Istituto Superiore della Sanità. In particolare il Governatore ha sottolineato i tempi d’attesa, quelli che servono per ottenere una certificazione per un’azienda lombarda a produrre 900 mascherine al giorno.

“Purtroppo l’Istituto superiore di sanità ha detto che la prima riunione per valutare questa mascherina è stata rinviata alla settimana ventura. Da lì inizia questo iter che mi auguro possa essere reso rapido. Io credo che non si debba dire: ‘Diamo una risposta tra qualche settimana’ pensando di farci un piacere, ma che si dovrebbe dire: ‘Vi diamo una risposta tra qualche ora’“- spiega Fontana- . “A meno che non si siano ancora resi conto che siamo in un periodo di emergenza, visto che comunque le mascherine nessuno ce le dà. Almeno ci diano l’autorizzazione a produrle. Noi abbiamo coinvolto il Politecnico che ha dato la certificazione sui tessuti”. Secondo il governatore l’Iss “deve rilasciare il via libera ma ha chiesto tempo ed è inammissibile in un momento di crisi come questo.