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Il sindaco De Luca contro Conte: "Vengo e conquisto Roma"

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Il sindaco di Messina De Luca chiede più fondi per fronteggiare l'emergenza coronavirus, altrimenti "veniamo e conquistiamo Roma".

Il sindaco di Messina, Cateno De Luca, ha scritto una lettera dai toni accessi al Presidente del Consiglio Conte per velocizzare e rinforzare l’invio di soldi ai comuni necessari per far fronte all’emergenza coronavirus. “Metta in circolazione i 100 miliardi bloccati dai vincoli di bilancio del patto di stabilità. Io vengo e conquisto Roma con tutto l’esercito del Sud, tutti i Nostri fratelli devono essere aiutati: Nord, Centro e Sud!”, è questa la dichiarazione più forte del primo cittadino del comune siciliano, da giorni protagonista della lotta nel suo territorio al coronavirus e noto anche per essere stato denunciato dal Viminale per vilipendio.

Il sindaco De Luca alla conquista di Roma

“Liberare i soldi presenti nelle casse comuni per mandare i soldi in giro”, è questo il messaggio di De Luca lanciato nella sua diretta sui social in cui legge la lettera rivolta a Conte. Per De Luca dunque i fondi messi a disposizione ai comuni per aiutare le persone che per colpa della crisi sanitaria non riescono più a fare la spesa sarebbero tutt’ora insufficienti.

Le polemiche in Sicilia, così come in molte altre regioni del Sud e non solo, erano sfociate anche in alcuni assalti ai supermercati con conseguente minaccia alla cassiere. Una situazione fuori controllo che richiede un intervento più consistente per il sindaco di Messina.

Il consenso degli utenti

L‘appello di De Luca ha ricevuto il consenso dei molti spettatori del suo video che nei commenti si sono lasciati andare a messaggi di apprezzamento per le sue idee: “Grandissimo. Onore al Sud che ancora una volta si rivela ossatura di questa Italia. Ed io sono del nord. Avete creato disagio e povertà, ora il sud vi fa un culo mostruoso”, scrive un utente.

E poi ancora: “Forza sindaco, spero che tutti lì la prendano ad esempio. Iveri italiani sono con e come lei” e “Mi giungono voci che anche qui dal centro c’è gente quasi alla fame che vorrebbe scendere a Roma. Gente parecchio incazzata”. Parole, quelle del sindaco di Messina, che sembrano essere quelle di un portavoce di molti comuni e alle quali il governo dovrà ora fornire delle risposte adeguate.