> > Coronavirus, Bonetti: "I bambini non torneranno al parco il 14 aprile"

Coronavirus, Bonetti: "I bambini non torneranno al parco il 14 aprile"

coroanvirus bonetti bambini parco

Secondo il ministro delle Pari Opportunità Bonetti, i bambini non potranno tornare a giocare al parco dal prossimo 14 aprile.

“Non illudiamoci”, mette in guardia il ministro Bonetti: “Il 14 aprile (scadenza della proroga del Dpcm anti-coronavirus) i bambini non torneranno a giocare nei parco giochi o a calcio con i loro compagni”. Il via libera del Viminale alla passeggiata genitori-figli “non è un pasticcio – aggiunge -, è un tema di necessità che dobbiamo affrontare”. Tuttavia, portare i figli all’aria aperta costituisce un rischio da non sottovalutare. “Ogni nostra decisione avrà un’influenza sui dati di contagi tra due settimane”. Per questo, ha detto ancora il ministro delle Pari Opportunità, “almeno fino al 13 aprile dobbiamo mantenere rigorosamente le regole di chiusura. Siccome il 14 aprile non torneremo alla normalità di vita, già oggi dobbiamo chiederci quali sono le regole per riorganizzare la vita, perché il prolungarsi dello stare in casa continuerà”.

Bonetti: bambini non torneranno al parco

La ministra per le Pari Opportunità Bonetti, intervistata da Radio Capital, ha portato l’attenzione sul tema dei bambini, che non potranno tornare al parco subito dopo l’emergenza coronavirus. Infatti, nonostante i divieti siano stati prorogati fino al 13 aprile, ciò non significa che dal 14 si torna alla normalità. “Dobbiamo valutare le regole – ha osservato Bonetti – che probabilmente non permetteranno attività di sport di squadra, e potremo darci nuove regole seguendo le valutazioni degli scienziati”. I bimbi dovranno attendere ancora un po’ prima di tornare a giocare con i loro compagni e tanto più prima di ritornare sui banchi di scuola.

“Si può dire – ha aggiunto ancora il ministro – che i bambini accedono in modo contingentato a palestre precedentemente sanificate”. Tuttavia, precisa, “non sarà il 14 aprile, potrebbe essere il 1 maggio o il 15 maggio“. Come chiarito dal premier Conte, infine, “nell’immediato non deve cambiare niente di fronte a un bambino che ha un attacco di panico esasperato in casa”. In queste situazioni, infatti, “la madre non è fuorilegge se fa scendere il figlio dalla porta di casa”.