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Coronavirus, Fontana attacca Conte: "Cerca di scaricare su di noi la colpa"

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Attilio Fontana attacca il premier sulla mancata istituzione della zona rossa nella bergamasca: "Conte tenta di scaricare su di noi le colpe".

Sono immagini che resteranno impresse nella mente degli italiani quelle delle camionette dell’Esercito che attraversano il centro di Bergamo. L’emergenza coronavirus ha colpito duramente la città, al punto che qualcuno in politica ritiene si dovesse istituire una zona rossa. A tale riguardo è nato uno scontro tra il governatore della Lombardia Attilio Fontana e il premier Giuseppe Conte. Fontana, infatti, attacca Conte che, a parer suo, tenterebbe di scaricare le colpe a livello regionale. Ma il governatore intende sottolineare due questioni: “come faccio – si chiede – io che non ho titoli a bloccare un diritto costituzionalmente protetto?”. E secondo: “Con quali forze dell’ordine avrei potuto chiudere la zona rossa?”.

Coronavirus, Fontana attacca Conte

Arriva dai microfoni di Radio Padania l’accusa di Attilio Fontana contro Conte: il governatore attacca nuovamente il premier sull’emergenza coronavirus. La Lombardia, ha detto il governatore, ha fatto tutto da sola: “Stiamo ancora aspettando delle risorse materiali, è passato un mese e mezzo dall’inizio dell’emergenza e da Roma abbiamo ricevuto briciole“. Infatti, ha proseguito, se avessimo dovuto attende l’aiuto da Roma “avremmo chiuso gli ospedali dopo due giorni. Il numero di mascherine che ci arrivava dalla Protezione Civile non ci avrebbe consentito di aprire”. Si tratta di una vergogna, accusa Fontana, “non ci è arrivato se non una piccola parte di quello che abbiamo richiesto a Roma. Ce la siamo dovuta cavare con nostri mezzi e risorse“.

Per quanto riguarda, invece, la mancata istituzione della zona rossa nella bergamasca, invece, Conte aveva chiarito che “se la Lombardia voleva la zona rossa nel Bergamasco poteva disporla”. Ma il governatore ritiene che questo sia “un tentativo di scaricare le colpe. “Noi a Conte abbiamo chiesto la zona rossa, nel comitato tecnico il nostro rappresentante ha insistito: è inutile che cerchi di scaricare su di noi”.

Infine, Fontana avverte la presenta di un rischio da non sottovalutare: con “la ripresa del virus influenzale in ottobre e novembre“, potrebbe ripresentarsi anche il coronavirus. “Quindi bisogna prepararsi”, ha avvertito Fontana. La Lombardia lo sarà, ha poi assicurato: “La nostra risposta finora è stata una risposta alla drammatica emergenza improvvisa. La nostra sanità ha dovuto affrontare uno tsunami, è partito tutto con una violenza mai vista”.