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Coronavirus, incontro governo-regioni: trovato accordo sulle ordinanze

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Il governo è giunto a un accordo con le regioni sulle misure di contenimento anti coronavirus: sì a proroghe locali ma non per le attività produttive.

Nella serata del 3 aprile il governo centrale è riuscito a raggiungere un accordo con le singole regioni per le misure di contenimento anti coronavirus. Esse potranno infatti essere prorogate a livello locale a discrezione delle autorità regionali fino al 13 aprile, ma non per quanto riguarda la chiusura delle attività produttive, per le quali rimarrà sempre in vigore la disposizione governativa. Secondo fonti interne di Palazzo Chigi, in confronto si è svolto in un clima sereno e costruttivo.

Coronavirus, accordo tra governo e regioni

Nel tavolo di lavoro, al quale oltre al presidente del Consiglio Giuseppe Conte e ai presidenti delle regioni coinvolte nell’emergenza erano presenti anche i ministri Francesco Boccia e Roberto Speranza, si è discusso degli emendamenti al decreto Cura Italia sugli aiuti economici da inviare alle regioni colpite dall’emergenza sanitaria. A questo tavolo seguirà un’ulteriore riunione sabato 4 aprile con i presidenti di regione, il ministro Boccia e i viceministri all’Economia Castelli e Misiani.

Nell’incontro, il premier Conte avrebbe invitato i presenti a non creare scontri dove non dovrebbero esserci, aggiongendo: “Il governo sta facendo tanto per le regioni. Ognuno di noi, ministri, governatori, a tutti i livelli istituzionali, sta dando il massimo. […] In questo difficile momento per la nazione dobbiamo continuare a lavorare con la massima correttezza e collaborazione istituzionale”.

Sempre Conte ha in seguito rassicurato i presidenti delle regioni sull’appoggio che sempre potranno trovare nel governo e nelle istituzioni italiane: “Sono perfettamente consapevole delle quotidiane pressioni a cui siete sottoposti nel compiere le scelte di gestione e organizzazione sanitaria regionale che rientrano nell’ambito della vostra competenza. Sapete che in me troverete sempre, come lo è stato fino ad oggi, un punto di riferimento importante.