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Coronavirus: è morta Cinzia Ferraroni, storica attivista del M5s

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La storica attivista del Movimento 5 stelle, Cinzia Ferraroni è morta a causa del coronavirus: la 60enne era candidata a sindaco.

Il marito di Cinzia Ferraroni ha dedicato alla storica attivista del M5s un doloroso messaggio: la 60enne è morta a causa di complicazioni legate al coronavirus. “Questo subdolo virus – ha scritto il marito – è riuscito dove non erano riusciti i tumori. A sconfiggerti nel fisico, però non nello spirito“. La donna era molto conosciuta nella città di Parma non solo perché era candidata a sindaco, ma anche per il suo ruolo di agente di commercio e militante politica. Cinzia era stata anche la voce di Radio Studio Europa e di Onda Emilia.

Coronavirus, è morta Cinzia Ferraroni

Cinzia Ferraroni è scomparsa all’età di 60 anni per coronavirus: lascia il marito Francesco e due figlie. La sua prematura morte ha gettato la città di Parma nel dolore: l’attivista, infatti, era molto conosciuta. Oltre che speaker alla radio, Cinzia si era battuta in diverse battaglie amministrative locali prima con il Partito Democratico, poi con i Verdi e infine con M5s. Era anche candidata a sindaco della città di Parma.

I parlamentari M5s dell’Emilia Romagna hanno espresso il loro cordoglio e la vicinanza alla famiglia: “Ieri è venuta a mancare Cinzia Ferraroni. Una attivista storica di Parma che ha dato tanto al Movimento 5 Stelle e una combattente, nell’impegno civile così come nella vita. Ha lottato sempre; questa volta, però, purtroppo la battaglia contro questo virus maledetto non è riuscita a vincerla”. “Era una donna volitiva, molto stimata nel suo lavoro di agente di commercio nel settore della grande distribuzione. È una notizia terribile” ha commentato invece Stefano Cantoni di Confesercenti.

Il drammatico addio del marito

Francesco, marito di Cinzia è distrutto dalla perdita della sua donna e in un messaggio pubblicato su Facebook esprime tutto il suo dolore. “Questo subdolo virus è riuscito dove non erano riusciti i tumori. A sconfiggerti nel fisico, però non nello spirito. Uno spirito che si nutriva del tuo immenso amore per la famiglia, dell’orgoglio per le tue figlie e per i tuoi nipoti, della voglia di tornare a viaggiare in camper, la casa con le ruote come la chiamano loro, nella terra che più amiamo la Sardegna, della tua passione di sempre, la politica”.

Hai lottato fino all’ultimo – ricorda Francesco – combattendo non solo per te ma soprattutto per gli altri. Sempre con la schiena dritta, senza compromessi e lavorare”. E infine conclude: “Grazie all’Amore che mi hai donato in questi tanti, tanti anni ma pur sempre pochi“.