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Coronavirus, zona rossa a Bergamo: Regione Lombardia poteva istituirla

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Sulla zona rossa anti coronavirus nella bergamasca, Giulio Gallera ha confermato che la Regione Lombardia avrebbe potuto istituirla fin dall'inizio.

Continuano le polemiche in merito alla mancata istituzione della zona rossa per i primi comuni della provincia di Bergamo colpiti dal coronavirus alla fine di febbraio. Nelle ultime ore però l’assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera ha ammesso come la Regione avrebbe potuto autonomamente disporre la zona rossa fin da subito, anche senza chiedere l’intervento del governo centrale. Un’affermazione che pone sotto nuova luce il ruolo assunto dalle autorità regionali lombarde nella gestione dell’intera vicenda.

Coronavirus, la zona rossa a Bergamo

Da settimane ormai si sta assistendo a un continuo rimpallo di accuse tra la Regione Lombardia e il governo Conte sull’istituzione della zona rossa nei comuni di Nembro e Alzano Lombardo, con lo stesso Gallera che più volte ha cercato di giustificarsi spiegando che tutta la giunta dava per scontato l’intervento diretto dell’esecutivo ai primi di marzo. intervistato dalla trasmissione Agorà, Gallera ha infatti affermato: “Quando in Valle Seriana erano arrivate le camionette dell’esercito, il 5 marzo, eravamo convinti che [la zona rossa] sarebbe arrivata”, per questo motivo continua Gallera: non avrebbe avuto senso, per noi, fare un’ordinanza”.

Simili parole erano arrivate anche dal presidente della Regione Attilio Fontana, che pur ammettendo come ci fossero state colpe da entrambe le parti aveva dichiarato: “Non avevamo modo di intervenire dal punto di vista giuridico dopo il Dpcm dell’8 marzo”. Tuttavia, prima del decreto dell’8 marzo, cioè quando erano già presenti numerosi contagi nella Val Seriana, la Regione avrebbe potuto benissimo prendere provvedimenti autonomi come stabilito dal decreto-legge n.6 del 23 febbraio, che all’articolo 1 dà a sindaci e presidenti di regione la possibilità di adottare le misure che ritengono più opportune per fronteggiare l’emergenza coronavirus.

L’ammissione di Gallera

Le affermazioni del presidente Fontana sono state inoltre smentite anche dall’assessore Gallera, che spiega: “Ho approfondito ed effettivamente la legge c’è. […] Avremmo potuto farla noi? Può essere, sì, ma ci aspettavamo che intervenisse l’esecutivo”. Intervenendo durante la trasmissione di Peter Gomez Sono le Venti , Gallera ha inoltre aggiunto: “Se ci avessero detto subito che non la volevano fare, ci saremmo mossi diversamente”.