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Coronavirus, governo pianifica le tappe della fase due: apertura per Regioni

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Il governo sta iniziando a pianificare la fase due: prima si procederà all'apertura di alcune aziende e poi al via libera per i cittadini.

I contagi in Italia sono in diminuzione e questo fa ben sperare, ma vietato lasciarsi andare a illusioni. In vista della scadenza delle misure restrittive per il prossimo 13 aprile, il governo sta valutando la proroga delle restrizioni per altre due settimane o un piccolo allentamento delle misure di contenimento. Il Paese potrebbe ripartire a breve, ma occorre pianificare con cautela il ritorno alla normalità. Il ministro Speranza ha voluto infatti sottolineare come la cosiddetta fase due sia quella di convivenza con il coronavirus e non quella in cui è stato debellato. Perciò, il premier Conte, su consiglio del comitato tecnico scientifico, sta pianificando una riapertura in due step: prima alcune aziende e poi i cittadini.

Le tappe della “fase due”

Il Corriere della Sera ha pubblicato un retroscena sulle tappe che il premier Conte starebbe valutando in vista del nuovo decreto di contenimento. Potrebbero giungere le prime deroghe alle aziende già dal 13 aprile, subito dopo Pasqua, mentre dal 4 maggio si potrebbe passare a una riapertura anche per altre attività commerciali. Da quanto si apprende, infatti, potrebbero riaprire per prime le librerie, cartolerie, pasticcerie, mentre i ristoranti potranno lavorare solo per le consegne a domicilio. In vista del 25 aprile e del ponte del primo maggio, invece, potrebbe venire prolungato il lockdown per i cittadini.

Il 4 maggio, invece, inizierebbe la fase due vera e propria. Sono previsti, scrive il Corriere, “turni e fasce orarie per i lavoratori che non sono in smart working” e ingressi contingentati in alcuni negozi. L’ultima tappa è il 18 maggio, quando potrebbero essere allentate le maglie anche per i cittadini. Per quanto riguarda, infine, le riaperture al pubblico, per ultimi rimangono bar, ristoranti, luoghi per eventi che dovranno rispettare il distanziamento di almeno due metri tra i tavoli, le protezioni personali per camerieri e dipendenti.

Coronavirus, governo verso la fase due

“Dobbiamo iniziare a predisporci per qualche misura di allentamento – ha detto infatti Giuseppe Conte -, perché il lockdown non può durare troppo a lungo e la sospensione dell’attività economica va contenuta il più possibile”. Tuttavia, “per ripartire bisogna definire nuove modalità di organizzazione della vita sociale e lavorativa, così da poter allentare le misure e predisporre la riaccensione dei motori del Paese”.

Nel corso del vertice tra il premier Conte e i tecnici, poco prima della scadenza del Dpcm di contenimento del coronavirus, è emerso un orientamento a una fase due divisa in due momenti. Il primo, dopo Pasquetta, riguarderebbe piccole aperture e deroghe per le attività produttive, mentre il secondo, previsto dopo il 4 maggio, riguarderebbe una rimodulazione delle misure per spostamenti e uscite. Sembra quindi aprirsi uno spiraglio di speranze verso il ritorno alla normalità, che comunque sarà lento e graduale.

Per il quarto giorno consecutivo, ci dicono i numeri, i ricoveri in terapia intensiva sono in calo. “Finalmente – ha sottolineato il direttore delle malattie infettive dell’Iss Giovanni Rezza commentando i dati – sembra si inizi a vedere una diminuzione di nuovi casi. Dopo una fase di plateau, sembra esserci una discesa, la curva tende a flettere in basso. Ma aspettiamo domani o dopodomani prima di tirare un sospiro di sollievo”.