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Gori risponde a Pregliasco: "Bergamo può ripartire per prima, non per ultima"

giorgio gori

Il sindaco di Bergamo Giorgio Gori risponde al virologo Fabrizio Pregliasco che aveva ipotizzato la riapertura della città per ultima.

La città di Bergamo non sarà l’ultima a ripartire dopo il coronavirus: ne è certo il primo cittadino Giorgio Gori, che replica alle parole di Fabrizio Pregliasco. Il virologo, infatti, aveva ipotizzato una classificazione delle Regioni per numero di contagi in vista della riapertura e della fase due. Secondo Pregliasco, quindi, la Lombardia e la città di Bergamo dovevano essere le ultime a tornare alla normalità, vista la situazione portata dall’emergenza. Ma Gori ritiene che la sua cittadina sia pronta a ripartire anche per prima.

Coronavirus, Gori risponde a Pregliasco

Arriva da Twitter la replica del sindaco di Bergamo Giorgio Gori al virologo Fabrizio Pregliasco, che aveva ipotizzato una ripresa dopo il coronavirus differenziata per Regione. Secondo il virologo, in particolare, Bergamo e la Lombardia dovevano essere le ultime a tornare alla normalità, ma Gori non condivide “l’opinione del professor Pregliasco”. “Proprio perché qui s’è avuta la massima diffusione del virus – ha argomentato il primo cittadino – c’è qui la maggior percentuale di persone negativizzate e, a questo punto, immuni”.

Il sindaco di Bergamo ha quindi spiegato che, a suo avviso, “bisogna partire da qui con la sperimentazione dei test sierologici” e che “Bergamo può ripartire per prima“.

Bilancio in Lombardia

Bergamo, nel frattempo, si conferma come la seconda provincia più colpita in Italia, con 9.931 casi (aggiornato al 9 aprile). In Lombardia, invece, è Milano l’area metropolitana più colpita, con 12.039 contagi, di cui in città 4.824. Seguono Cremona con 4.222 casi, Monza Brianza 3.264, Pavia 2.823, Mantova 2.216, Varese 1.348, Como 1.542, Lodi 2.347, Lecco 1.755 e Sondrio 636.