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Coronavirus, Conte in conferenza stampa: ufficiale proroga restrizioni

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Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha comunicato in conferenza stampa i nuovi provvedimenti del governo in merito all'emergenza coronavirus.

Inizialmente prevista per la serata di giovedì 9 aprile, si è infine tenuta alle 19:30 di venerdì 10 la conferenza stampa del premier Conte sui prossimi provvedimenti del governo in merito all’emergenza coronavirus. Nel suo discorso, il presidente del Consiglio ha infatti dato comunicazioni sul Dpcm contenente le nuove restrizioni contro la pandemia, che sono quindi ufficialmente prorogate fino al prossimo 3 maggio.

Conferenza stampa del premier Conte

Nel corso del suo messaggio alla Nazione, il presidente del Consiglio ha ufficializzato: “Abbiamo appena predisposto un nuovo Dpcm con cui proroghiamo le misure restrittive fino al 3 maggio. Una decisione difficile ma necessaria di cui naturalmente mi assumo tutta la responsabilità politica”.

Si confermato dunque le indiscrezioni, secondo cui il lockdown per i cittadini sarebbe quindi proseguito fino al 3 maggio. Una decisione necessaria anche per evitare una possibile recrudescenza della pandemia in Italia, come specificato anche dallo stesso Conte: “Ci sono evidenti indicazioni che le misure di contenimento fin qui adottate dal governo stanno funzionando. Proprio per questo non possiamo vanificare gli sforzi fin qui compiuti. Se noi cediamo adesso rischiamo di perdere tutti i risultati conseguiti finora”.

Cosa riaprirà il 14 aprile

Stando a quanto stabilito dall’ultimo Dpcm predisposto dal consiglio dei Ministri, è stata confermata inoltre anche la ventilata riapertura di librerie e cartolerie a partire dal 14 aprile: “Dal 14 aprile riapriremo librerie, cartolibrerie e negozi per neonati. Cum grano salis, con moderazione. riapriremo anche le attività di silvicoltura, affinché vengano forniti i combustibili solidi e la legna”.

Tra le attività che potranno riprendere a lavorare dal prossimo 14 aprile vi sono infatti cartolerie, librerie, negozi che vendono vestiti per neonati e bambini, lavanderie, tintorie e macchine per la distribuzione delle bevande. Verrà inoltre tolta ogni limitazione agli acquisti online.

Il nodo degli Eurobond

Parlando invece del vertice dell’Eurogruppo tenutosi ieri, Conte ha criticato la scelta di non inserire gli Eurobond all’interno della bozza di accordo raggiunta dai ministri delle Finanze degli stati membri: “Lotteremo per avere gli Eurobond e spiegherò al prossimo Consiglio Europeo che il Mes è uno strumento inadeguato per risolvere l’emergenza […] Io non firmerò fino a quando non avrò un ventaglio di strumenti adeguato alla sfida che stiamo vivendo”.

Il premier ha inoltre aggiunto: “Le proposte che ieri sono state messe sul tavolo dai ministri delle finanze sono un primo passo verso la risposta europea. I ministro Gualtieri ha fatto un gran lavoro. […] Un primo passo che però l’Italia giudica ancora insufficiente. Occorre lavorare ancora per costruire qualcosa di ancora più ambizioso. La principale battaglia che l’Italia deve condurre in Europa è quella di un fondo che deve essere finanziato con una condivisione economica dello sforzo: come ad esempio con gli Eurobond”.

L’attacco a Meloni e Salvini

Durante il suo discorso, Conte ha inoltre fatto un inedito attacco a Matteo Salvini e Giorgia Meloni, accusati di aver diffuso menzogne in merito all’accordo raggiunto dall’Eurogruppo: “L’Italia non ha firmato alcune attivazione del Mes. […] Come falsamente e irresponsabilmente è stato dichiarato da Matteo Salvini e Giorgia Meloni, lo stano ripetendo dalla scorsa notte, non è assolutamente così. Questo governo non lavora col favore delle tenebre, parla con gli italiani con chiarezza. L’Eurogruppo non ha firmato nulla ne istituito alcun obbligo”.

Il rinvio del messaggio alla Nazione


Sul suo profilo Twitter, il premier Conte ha anticipato in mattinata l’indizione della conferenza stampa per venerdì 10 aprile ufficializzando la cosa però soltanto verso le 18:30: “Io ho una sola parola: la mia posizione e quella del Governo sul Mes non è mai cambiata e mai cambierà. Più tardi in conferenza stampa vi aggiornerò su questo e su altre importanti questioni che riguardano il nostro Paese. A più tardi”.

Stando ad alcune indiscrezioni trapelate durante la giornata, il continuo rinvio della conferenza stampa sarebbe dovuto a forti contrasti in seno alla maggioranza di governo sulla questione del Mes, inserito all’interno dell’accordo raggiunto dall’Eurogruppo nella tarda serata di ieri. Voci di Palazzi Chigi parlano di veri e propri litigi scoppiati durante il vertice con i capodelegazione della maggioranza iniziato alle 11 di questa mattina e terminato vero le ore 17.