> > Lamorgese scrive ai prefetti: "Si rischiano tensioni, attenzione a mafia e us...

Lamorgese scrive ai prefetti: "Si rischiano tensioni, attenzione a mafia e usura"

lamorgese prefetti

Nell'ambito della crisi economica e sanitaria portata dal coronavirus, il ministro degli Interni Luciana Lamorgese invita i prefetti a vigilare.

Dopo aver diramato una circolare che impone maggiori controlli per le festività pasquali, il ministro degli Interni Luciana Lamorgese scrive ai prefetti. Nella seconda circolare del Viminale, infatti, si invitano i prefetti stessi a vigilare sulla crisi economica e sanitaria portata dal coronavirus. “Alle difficoltà delle imprese e del mondo del lavoro – si legge nella circolare -, potrebbero accompagnarsi gravi tensioni a cui possono fare eco la recrudescenza di tipologie di delittuosità comune e il manifestarsi di focolai di espressione estremistica“. Di fronte a tale pericolo è compito dei prefetti vigilare sull’ordine pubblico nei territori sotto il loro controllo.

Luciana Lamorgese scrive ai prefetti

Il ministro degli Interni Luciana Lamorgese avverte i prefetti sulle possibili conseguenze che la crisi portata dal coronavirus potrebbe avere sul tessuto sociale ed economico del Paese. Non si tratta solo del rischio che organizzazioni criminali possano infiltrarsi nelle attività economiche del passato. La circolare fa riferimento anche al rischio “che nelle pieghe dei nuovi bisogni si annidino perniciose opportunità per le organizzazioni criminali”. Per poter tutelare cittadini e imprese di fronte a questi pericoli occorre mettere in atto “una strategia complessiva di presidio della legalità“.

Per i cittadini, invece, esplode il rischio di incorrere in usura. Per fronteggiare quest’altro problema occorre “un’azione svolta uniformemente sul territorio nazionale”. L’obbiettivo, prosegue la ministra, è “contenere la diffusione di quei fenomeni criminali che costituiscono una grave minaccia agli equilibri di mercato di beni e servizi e al rispetto delle ordinarie regole di concorrenza”.

Infine, i presidi territoriali vengono caldamente invitati a “dare massimo impulso alle attività di ascolto, di dialogo e di confronto con gli attori istituzionali, i rappresentanti territoriali delle categorie produttive, delle parti sociali e del sistema finanziario e creditizio”. Attraverso il confronto è possibile infatti “intercettare ogni segnale di possibile disgregazione del tessuto sociale ed economico”. A tale scopo risulta utile e necessario adottare “misure di sostegno a situazioni di disagio sociale ed economico e di assistenza alla popolazione”. Ad esempio, focalizzando l’attenzione sul tema del disagio abitativo.