Veronica Caliandro Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha fatto gli auguri di Pasqua a tutti gli italiani attraverso un video messaggio di due minuti. Si tratta del terzo da quando è iniziata l’emergenza sanitaria a causa del coronavirus.
Il messaggio del presidente Mattarella
“Sarà una festa diversa dalle altre, il mio pensiero va alle vittime dell’epidemia, i sacrifici che stiamo facendo stanno producendo però dei risultati. Vanno rispettate le misure di contenimento in attesa di un vaccino“. Sono queste le parole utilizzate dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per fare gli auguri di Pasqua ai cittadini.
Il primo pensiero va ai “nostri concittadini morti: tante storie spezzate, affetti strappati, spesso all’improvviso” e ai “loro familiari, e le comunità di cui erano parte”, ricordando “il vuoto che hanno lasciato, il che renderà questa giornata particolarmente triste”. Il presidente ha anche voluto ringraziare medici ed infermieri che “con generosità, mettendo a rischio se stessi”, lavoreranno anche durante le festività pasquali.
“In molte lettere che ho ricevuto vengono narrate le storie di forzata solitudine che tanti stanno vivendo. Comprendo bene il senso di privazione che questo produce. So bene che molti italiani trascorreranno il giorno di Pasqua in solitudine: sarà così anche per me“. Per poi aggiungere: “I sacrifici che stiamo facendo da oltre un mese stanno producendo i risultati sperati e non possiamo fermarci proprio adesso. Vorrei dire: evitiamo il contagio del virus e accettiamo piuttosto il contagio della solidarietà tra di noi”.
Per quanto riguarda la possibilità di ritornare alla normalità, Mattarella ha poi affermato: “Sulla base di valutazioni scientifiche e secondo le indicazioni che verranno stabilite si potrà avviare una graduale, progressiva ripresa, con l’obiettivo finale di una ritrovata normalità. Fino a a quel momento è indispensabile mantenere con rigore il rispetto delle misure di comportamento: stiamo per vincere la lotta contro il virus o, quanto meno, quella per ridurre al massimo la pericolosità. In attesa di farmaci specifici e di un vaccino che lo sconfigga del tutto”.
