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Mentana critica i metodi scelti da Conte per attaccare le opposizioni

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Mentana critica il premier Conte per il suo attacco contro le opposizioni sulla tv nazionale: in un post su Facebook chiarisce le sue posizioni.

Enrico Mentana aveva lanciato criticato il premier Conte per i metodi scelti per lanciare il suo attacco a Giorgia Meloni e Matteo Salvini in merito al Mes. I due leader dell’opposizione, secondo il premier, avrebbero diffuso notizie false sul meccanismo europeo che Conte – ha ribadito – ritiene “inadeguato” per gestire l’emergenza coronavirus. Durante la conferenza stampa nella quale ha deciso di prorogare il lockdown fino al 3 maggio, Conte ha anche voluto fare nome e cognome dei due leader di fronte alla televisione pubblica e senza lasciare che i diretti interessati potessero replicare alle accuse. Per questo motivo, il giornalista Enrico Mentana aveva detto: “Se avessimo saputo che Conte avrebbe fatto un uso personale della conferenza stampa attaccando l’opposizione non avremmo mandato in onda quella parte“.

Molti, però, hanno forse mal interpretato le parole del direttore del Tg di La7. Per questo motivo, Mentana ha voluto chiarire i suoi intenti in un messaggio pubblicato su Facebook.

Mentana attacca Conte: il chiarimento

Conte ha voluto precisare che l’Italia non ha firmato alcun accordo sul Mes“. Mentre interveniva sulla tv nazionale, però, il presidente del Consiglio ha lanciato un attacco contro due leader del centrodestra. “(…) Come falsamente e irresponsabilmente è stato dichiarato da Matteo Salvini e Giorgia Meloni – queste le parole del premier durante la conferenza stampa del 10 aprile -, lo stanno ripetendo dalla scorsa notte, non è assolutamente così. Questo governo non lavora col favore delle tenebre, parla con gli italiani con chiarezza. L’Eurogruppo non ha firmato nulla ne istituito alcun obbligo”.

Di fronte a un attacco del genere, però, è intervenuto il direttore del tg di La 7, Enrico Mentana. Criticato anche lui per le sue dichiarazioni, ha voluto chiarire su Facebook il significato delle sue parole, lontane dalla questione della censura. “Conte – ha scritto Mentana su Facebook – aveva mille strumenti per rispondere agli attacchi (sgradevoli, strumentali, elettoralistici quanto si vuole) di Salvini e Meloni: attraverso i social, con in comunicato, con dichiarazioni o interviste“. “(…) Ma parlando al paese il premier Conte doveva conservare il profilo per il quale gli veniva consentito di usare quel canale privilegiato“.

“Agli attacchi – ha scritto ancora Mentana – possono e devono replicare i loro pari grado della maggioranza, non il capo del governo mentre parla al paese”.

Episodi precedenti

Enrico Mentana ammette di aver “mosso critiche dello stesso tenore, e più sferzanti, a molti predecessori di Conte“: da Berlusconi a Renzi, e più volte anche a Salvini quando era al governo. “Sempre – ha però sottolineato – con lo stesso metro di distanza giornalistica. Non pretendo di avere il consenso di tutti, né di avere ragione a prescindere; ma che si rispettino buona fede, indipendenza e passione professionale sì”.