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Tentano marcia verso San Pietro: fermati militanti di Forza Nuova

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I militanti, nel giorno di Pasqua, hanno tentato la marcia verso San Pietro nonostante i divieti su Roma per il coronavirus.

Nonostante i divieti per il coronavirus su Roma, i militanti di Forza Nuova – nel giorno di Pasqua – hanno tentato una marcia verso San Pietro. In sei sono stati fermati e identificati dalla polizia davanti alla Basilica di Santa Maria Maggiore, a Roma. Tra gli identificati c’è anche il leader romano Giuliano Castellino. Il movimento aveva annunciato che avrebbe condotto una marcia fino a San Pietro. I militanti di Forza Nuova, identificati dalla Digos, verranno sanzionati per la violazione delle misure per il contenimento del coronavirus. “Siamo riusciti a violare la quarantena e gli arresti di massa e ‘conquistare’ la piazza della Basilica di Santa Maria Maggiore, la Chiesa dei romani, dove i nostri connazionali si ritrovavano nei momenti di guerra e nei momenti più duri”. Queste le parole di Castellino.

Forza Nuova, marcia a San Pietro

I militanti di Forza Nuova hanno deciso di occupare: “Il sacrario della Basilica dei capitolini per lanciare la sfida di libertà contro la dittatura cinese di Conte”. Castellino, inoltre, evidenzia come sono andati gli eventi di questa mattina: “Qui siamo stati fermati, portati in Questura, identificati e multati, perché sacerdoti e vescovi noncuranti della loro missione hanno pensato bene di cedere alla dittatura sanitaria dell’OSM e del potere cinese di Conte”.

I militanti di Forza Nuova avrebbero agito per fede religiosa: “In assenza di Messa volevamo recitare un Rosario per la Santa Pasqua. Abbiamo esposto uno striscione con uno slogan semplice, ma dal chiaro significato: LIBERTÀ! Perché oggi è stato solo un primo passo. La prima battaglia di una ‘guerra’ più lunga e faticosa che ci deve vedere impegnati nella riconquistata di tutte le libertà perdute”.