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Salvini risponde a Berlusconi: "Mes senza condizioni? Non esiste"

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Per Matteo Salvini, Silvio Berlusconi può dire ciò che vuole sul Mes: "Il problema non è il tasso, sono le condizionabilità".

Matteo Salvini risponde piccato a Silvio Berlusconi sul capitolo ‘Mes’, una delle misure paventate per ottenere fondi a causa dell’emergenza coronavirus. Il Cavaliere, nella serata di martedì 14 aprile, ospite da Floris a ‘DiMartedì’, ha bacchettato il leader della Lega e Giorgia Meloni circa la polemica con il Governo Conte per il Mes: “Io lo firmerei – ha detto Berlusconi – si tratta di 36 miliardi senza garanzia. Invito Conte a non fare un errore clamoroso, ovvero dire all’Europa che ce la faremo da soli. Quando finirà questa emergenza penseremo a un governo rappresentativo degli italiani, al momento dobbiamo solo aiutare Conte”. Insomma, una posizione molto più moderata rispetto agli altri due leader del centrodestra. Eppure, Matteo Salvini non si smuove dalle sue posizioni e ospite a Radio Anch’io, su Rai RadioUno, attacca Silvio Berlusconi. “Può dire ciò che vuole – ha esordito il leader leghista – il Mes è un fondo istituito da un trattato, Berlusconi o Prodi possono dire quello che vogliono. Il problema non è il tasso sono le condizionabilità”.

Salvini replica a Berlusconi sul Mes

Secondo Matteo Salvini, infatti, accedere al Mes significherebbe chiedere ulteriori sacrifici agli italiani con un aumento repentino delle tasse: “Una volta che accedi a questo fondo, per farsi restituire i soldi ti potrà dire aumenti l’età pensionabile, tassi la casa, tassi i risparmi in banca. L’accordo non può andare sopra il trattato, una legge italiana non può superare la Costituzione; un fondo istituito con un trattato risponde al trattato”.

Salvini, dunque, sul Mes non cambia idea e attacca le posizioni di Berlusconi e Prodi: “A Bruxelles possono parlare anche degli unicorni che volano, ma se gli unicorni non ci sono non ci sono e quindi il Mes ha delle condizioni”. Il Mes, inoltre, secondo il leader leghista non è una questione di tifoserie: “Se uno chiede mille miliardi di euro li deve restituire e il problema sono le condizionalità. Se accedi, questo fondo ti potrà chiedere tagli alle pensioni”.

Salvini difende Fontana

Durante l’intervento radiofonico, Matteo Salvini ha colto l’occasione per difendere l’operato di Veneto e Lombardia, rispondendo a un’accusa di Roberto Saviano. “Peccato non riconoscere l’enorme sforzo di medici, infermieri, volontari, sindaci, amministratori. In Lombardia e Veneto il virus si è diffuso molto più che altrove. Ci sono 500 morti al giorno e qualcuno manda, invece di medici e respiratori, gli ispettori. Ci sarà tempo per vedere perché non si è chiuso quella parte di Bergamo e di Brescia quando gli amministratori locali lo chiedevano, perché dopo due mesi ancora non arrivano le mascherine. Ci sarà tempo, noi non chiediamo commissioni oggi, ma è sbagliato attaccare la Lombardia”.