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Coronavirus, Fontana: "Si potrebbe spalmare il lavoro su 7 giorni"

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Lavoro spalmato su 7 giorni: è una delle proposte di Fontana per la ripartenza della Lombardia e l'inizio della fase 2 dell'emergenza coronavirus.

La Lombardia si prepara per la fase 2 dell’emergenza coronavirus, programmando possibili riaperture e ideando le modalità per garantire la tutela della sicurezza: il presidente Attilio Fontana ha dichiarato che una delle possibilità in campo potrebbe essere quella di spalmare il lavoro su 7 giorni e non su 5.

Coronavirus, Fontana: “Lavoro su 7 giorni”

L’idea è quella di scaglionare le giornate lavorative con orari di inizio diversi per evitare l’utilizzo eccessivo dei mezzi pubblici in determinate fasce. Si sottolinea che si tratta ancora di una delle tante proposte arrivate da scienziati e tecnici al vaglio della Regione. Non ha specificato le modalità in cui questo avverrà, se lavorando 7 giorni ma con orari ridotti o se continuare con 5 ma diversificandoli, magari lavorando la domenica e stando a casa un giorno normalmente feriale.

Ci sono tante proposte che abbiamo iniziato ad esaminare. Noi abbiamo fatto un primo incontro che aveva una valenza soltanto metodologica, poi si entrerà nel merito e si inizieranno ad affrontare i problemi perché, comunque e in ogni caso, noi dobbiamo cercare di far ripartire la vita“, ha affermato il governatore. Ovviamente l’obiettivo primo è quello di garantire la salute dei cittadini. Per questo si sta cercando di capire quali limitazioni porre sia da un punto di vista sanitario che organizzativo del lavoro.


Un’eventuale ripresa del contagio, ha sottolineato, sarebbe una cosa drammatica e inaccettabile. La base da cui partire sono le cosiddette 4 D: distanza, dispositivi, digitalizzazione e diagnosi. Posto che il virus il 4 maggio sarà ancora presente, la cosa importante è ora imparare a conviverci e ripartire.