Jacopo Bongini Mentre l’emergenza coronavirus sembra lasciare intravedere i primi spiragli di luce in Lombardia, a Roma si fa sempre più strada l’ipotesi del commissariamento per la regione guidata da Attilio Fontana. In un’intervista rilasciata al Quotidiano Nazionale, il capo politico del M5s nonché viceministro dell’Interno Vito Crimi ha infatti affermato come nel prossimo futuro sarà necessario valutare l’eventualità di commissariare la Regione Lombardia per quella che a suo dire è stata una mala gestione dell’emergenza sanitaria.
Vito Crimi: “Ipotesi commissariamento Lombardia”
Sulle pagine di Qn il capo politico del pentastellati ha dichiarato: “In questa fase così delicata preferisco attendere, c’è prima da superare l’emergenza gravissima che sta vivendo la Lombardia. È evidente, però che molte, troppe cose non hanno funzionato. Se oggi è ancora prematuro chiedere il commissariamento, più avanti non lo sarà. Non lasceremo cadere quanto accaduto nel dimenticatoio”.
Vito Crimi ha in seguito evidenziato quelli che secondo lui sono i punti salienti della cattiva gestione dell’emergenza sanitaria in Lombardia, accusando il presidente Fontana e l’assessore Giulio Gallera di aver agito in maniera sleale nei confronti del governo centrale: “Se ci riferiamo alla politica, alla Regione, il mio giudizio è estremamente negativo. Se parliamo dei medici e degli operatori sanitari in prima linea, non potevano fare meglio, anche per sopperire alle mancanze di altri. Da parte di Fontana e Gallera, nello specifico, è emersa prima una sottovalutazione del problema e, successivamente, un tentativo di scaricabarile sul governo e sui loro stessi tecnici, come è avvenuto nei giorni scorsi in maniera vergognosa rispetto allo scandalo delle Rsa. Questo modo di agire non corrisponde alla mia idea di spirito di leale collaborazione“.
