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Coronavirus, Fontana: "È un rischio se alcune Regioni aprono prima"

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Coronavirus, Attilio Fontana contrario alle aperture scaglionate delle Regioni: "È un rischio".

Attilio Fontana non ha dubbi: se alcune Regioni – a causa della fase 2 da coronavirus – aprono prima sarà un grosso rischio. Il Governatore della Lombardia, intervenuto su Radio 1, è sicuro che: “Il contagio riesce a non diffondersi se c’è il rispetto di alcune regole: se il contagio riprende è un rischio per tutti, e se non siamo in grado di contenerlo rispettando tutti le stesse regole non c’è chi più o chi meno: credo si debbano fare valutazioni comuni tra regioni”. Insomma, il Governatore della Lombardia non vuole aperture scaglionate e prosegue nel suo progetto di riapertura della Lombardia con il programma ‘4 D’, anche se: “Durante la cabina di regia nel weekend non si è parlato di questo. È uscito che si sarebbero date linee generali per tutto il Paese, e che saranno esaminati con dettaglio i tipi di aperture che si potranno fare”.

Fontana contro De Luca

Tramite i propri canali social, Fontana non ha lesinato critiche neppure nei confronti di De Luca, Governatore della Campania, che aveva parlato di crollo psicologico di alcuni governanti del Nord Italia. “De Luca si confonde, è un po’ che non mi telefona, non sono crollato ma sono lucidissimo”.

E sulla scelta di voler blindare la Campania: “Caro governatore Vincenzo De Luca, sappia che qualunque cosa accada noi non chiuderemo mai la porta ai 160mila italiani, tra cui circa 14mila campani, che ogni anno scelgono di venire in Lombardia per farsi curare. Credo che De Luca abbia sbagliato sugli ingressi, queste scelte si fanno di comune accordo, non certo per imposizione di una parte sull’altra”.

Coronavirus, il pensiero di Attilio Fontana

Per quanto concerne le riaperture delle attività commerciali, Fontana evidenzia come non si considerino i codici Ateco ma: “Filiere e circoli per mettere insieme cose omogenee tra di loro. Non abbiamo ancora parlato di questo argomento, verrà deciso nei prossimi giorni con le risultanze dei numeri”. Sull’apertura dei locali pubblici, invece, pochi dubbi da parte del Governatore della Lombardia: “Credo che purtroppo dovremo aspettare. Ma anche su questo – ha aggiunto Fontana – credo che si debbano fare delle valutazioni con i tecnici per capire se si trovano delle soluzioni di utilizzo che non vadano ad incidere sul contagio. Se si trovano soluzioni che tengono in piedi queste due necessità si potrebbe anche anticipare e aprire assieme ad altre attività. Tutto dipende dalla possibilità di evitare il contagio”.

Per evitare l’affollamento dei mezzi pubblici, invece, Regione Lombardia è a lavoro: “Uno dei ragionamenti che è stato fatto è quello di dilazionare, di spalmare, nel corso della giornata, magari anche su un arco di 7 giorni, l’inizio dell’orario di lavoro in modo che non si creino situazioni di grande affollamento che sono pericolose”, ha detto Fontana. “Evidentemente ci dovranno essere accessi limitati su mezzi pubblici. È molto complicato, per questo ho detto che bisognava iniziare a lavorare da subito attorno a questa ipotesi”.