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Coronavirus, Fontana: "Piano segreto del Governo? Conte chiarisca"

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Coronavirus, piano segreto del governo a gennaio? Attilio Fontana esige chiarezza: "Conte ha nascosto i rischi".

Coronavirus, il piano segreto del governo di gennaio inizia a far scalpore a livello politico. Il primo a commentare la notizia è Attilio Fontana, governatore di Regione Lombardia. Nonostante, numeri alla mano, senza quel piano ci sarebbero stati tra i 600 e gli 800 mila morti in Italia, Fontana rivela: “Il governo era al corrente dei rischi della pandemia ma li ha tenuti segreti. L’ha detto il direttore generale del ministero della Sanità, Urbani, parlando di un piano riservato. Sono rivelazioni gravissime: è la verità? L’Italia e la Lombardia hanno il diritto di sapere. Chiedo chiarimenti al presidente del Consiglio Giuseppe Conte”. Questa, dunque, la presa di posizione di Fontana in merito al piano secretato dal governo lo scorso gennaio.

Coronavirus, il piano segreto del governo

Nonostante sia Fontana a chiedere chiarimenti è bene far notare come tra gli estensori del piano figuri, appunto, anche un tecnico della Regione Lombardia, l’area del Paese che più ha dovuto avvalersi delle raccomandazioni contenute in quelle 55 pagine contenenti rigide indicazioni e raccomandazioni con obiettivo quello di limitare il numero dei morti. Come già spiegato da Andrea Urbani, a inizio febbraio si è deciso di secretare il piano per evitare il diffondersi del panico tra la popolazione.

Il piano del governo a gennaio prevedeva tre scenari e tra questi vi era il terzo, quello più catastrofico e che ha spinto il ministero della Salute a tenere segreto il tutto. “Un tasso di contagiosità (R0) superiore a 2 – ha rivelato Urbani – se il nostro Paese non avesse scelto di fermare i motori dell’ economia, isolare le zone rosse e chiudere in casa le persone i morti sarebbero stati un numero scioccante. Tra i 600 mila e gli 800 mila”.