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M5s, Giarrusso e Acunzo espulsi per mancata rendicontazione

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Il senatore Giarrusso e il deputato Acunzo sono stati espulsi dal M5s per la mancata rendicontazione dei rimborsi.

Il coronavirus non ha bloccato le polemiche interne del M5s, dove altri due parlamentari sono stati espulsi a causa di questioni legate alla rendicontazione dei rimborsi: si tratta del senatore Mario Michele Giarrusso e il deputato Nicola Acunzo, 43 anni, di professione attore.

M5s, espulsi Giarrusso e Acunzo

Il senatore Giarrusso era da tempo in contrasto con le decisioni del M5s, essendo andato praticamente sempre contro le scelte del governo Conte. L’ultima scenata l’aveva fatta per la conferma di Claudio Descalzi come ad dell’Eni, ma fin qui non era stato espulso facendo leva sull’importanza dei numeri in Senato, dove la maggioranza giallo-rossa non ha lo stesso ampio margine di manovra che in invece ha alla Camera. La logica era dunque cercare di mantenere compatto il più possibile il numero dei senatori, perchè, citando un vecchio slogan del Movimento, uno vale uno e dunque ogni voto ha la sua importanza in Senato. La situazione con Giarrusso è arrivata però al limite quando il senatore ha scelto di non restituire la parte degli stipendi promessa, da sempre elemento distintivo dei deputati grillini. La sua giustificazione era stata la necessità economica derivante dalle spese legali che sta affrontando in questo periodo. Troppo poco per il M5s che ha deciso per la soluzione più drastica.

Giarrusso e la mancata rendicontazione dei rimborsi

Stando a quanto riportato sul sito Tirendiconto, il senatore non ha restituito nessuna parte del suo stipendio per oltre un anno. La motivazione, dopo mesi di tentennamento e di inutili tentativi di persuasione, non è stata accolta perché potrebbe valere per qualsiasi cosa. Quindi per chiunque. E vanificare la regola delle restituzioni cui i 5 stelle non hanno rinunciato.