> > Nella Fase 2 riprenderanno i funerali: le parole del ministro Lamorgese

Nella Fase 2 riprenderanno i funerali: le parole del ministro Lamorgese

Riprenderanno i funerali nella fase 2

Riprenderanno i funerali nella Fase 2: la proposta della Ministra Lamorgese al Governo, insieme alle Autorità Ecclesiastiche.

Il ministro degli Interni Luciana Lamorgese chiede per la Fase 2 la ripresa del rito dei funerali. L’ha detto a un’intervista per il quotidiano L’avvenire, ritenendo non più sopportabile la mancata celebrazione di questo rito. Insieme alle autorità Ecclesiastiche, il Governo dovrà pensare a come riprendere la celebrazione dei riti in sicurezza. La Chiesa intanto pensa a delle proposte per ricominciare le messe nella Fase 2.

Fase 2, Lamorgese: “Riprendano i funerali”

Il ministro Lamorgese chiede al Governo riprendere le celebrazioni dei riti funebri nella fase 2. “Non è umanamente sopportabile impedire le celebrazioni dei funerali alle tantissime famiglie colpite da un lutto – dichiara la ministra in un’interista a L’Avvenire. – Proporrò al governo, in vista della fase di graduale riapertura, di compiere un passo concreto: dobbiamo poter tornare a celebrare i funerali, seppure alla presenza soltanto degli stretti congiunti, seguendo le modalità che l’Autorità Ecclesiastica riterrà di applicare nel rispetto delle misure di distanziamento fisico dei partecipanti”.

Il coronavirus in questi mesi infatti è riuscito a fermare tutto, persino i funerali. Il divieto di creare assembramenti e l’alta contagiosità del virus, infatti, ha impedito ai familiari di poter celebrare i riti funebri previsti dalla Chiesa, in quando momento di potenziale contagio. Questo mancato rito, però, ha conseguenze devastanti nell’elaborazione del lutto e l’impossibilità di dare un ultimo saluto ai propri cari crea un lutto dentro il lutto.

“Il tema dell’esercizio della libertà di culto, cattolico e di altre confessioni religiose – spiega il ministro – è stato alla mia attenzione fin dall’insorgere dell’emergenza coronavirus. I continui e proficui contatti con la Conferenza episcopale italiana ci hanno permesso di tracciare le prime indicazioni per lo svolgimento in sicurezza delle funzioni religiose, seppure senza la presenza dei fedeli a causa della grave situazione epidemiologica. Adesso però, in considerazione di un quadro sanitario in parziale miglioramento, sono allo studio del governo nuove misure per consentire il più ampio esercizio della libertà di culto”.