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Coronavirus, ministro dei Trasporti: "Incentivi per bici e monopattini"

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Oltre all'obbligo di mascherina in aereo e taxi per arginare i rischi del coronavirus, Paola De Micheli valuta "incentivi per bici e monopattini".

Il governo sta lavorando per definire la fase 2. Le fabbriche ancora chiuse torneranno funzionanti prima di negozi, bar e ristoranti, sulla cui riapertura non mancano i dubbi e le incertezze. Resteranno obbligatori distanziamento sociale e mascherine. Ogni attività, inoltre, dovrà garantire disponibilità di gel igienizzante. Resta il problema dei mezzi pubblici. Dovranno essere riorganizzati i viaggi in aereo, ma anche in bus e sulla metropolitana. A tal proposito, per arginare i rischi del coronavirus, il ministro dei Trasporti, Paola De Micheli, sta valutando “incentivi per bici e monopattini”, diminuendo il traffico per le città. Quindi ha fatto sapere: “Ci saranno regole chiare nelle stazioni dei mezzi pubblici e negli aeroporti. In particolare, segnaletica e percorsi guidati per garantire flussi unidirezionali in entrata e uscita e il distanziamento sociale di un metro”. L’obiettivo, così facendo, è quello di evitare assembramenti.

Coronavirus, incentivi per bici e monopattini

Dopo il lockdown prolungato per oltre un mese, dal 4 maggio in Italia ci sarà una riapertura graduale delle attività. I mezzi pubblici continuano a fare paura. Resterà l’obbligo di indossare la mascherina per chi prende l’aereo e il taxi (se si sale in due). La decisione “si sta valutando” anche per gli altri mezzi di trasporto. Dal governo, il ministro De Micheli promette più piste ciclabili e incentivi all’acquisto di biciclette, bici elettriche, monopattini. È fondamentale che gli italiani modifichino i propri comportamenti anche sui mezzi di trasporto. A dichiararlo è stato il ministro dei Trasporti al Corriere della Sera.

I mezzi viaggeranno al massimo col 50% dei posti occupati. E ci vorrà personale per controllare il rispetto delle regole”, ha dichiarato Paola De Micheli. Poi ha fatto sapere: “Diventa fondamentale differenziare gli orari di lavoro, un tema sul quale stanno lavorando i ministri del Lavoro e dello Sviluppo con le associazioni imprenditoriali e sindacali. Sulla base dei dati Istat riferiti alle principali 8 città italiane, il maggior flusso di passeggeri si ha fra le 7.10 e le 7.40″. Gli orari di punta restano il problema maggiore. Per questo motivo, “bisogna decongestionare questa fascia oraria”.

A chi chiede di aumentare il numero dei mezzi, la De Micheli risponde: “Non ci sono i tempi”. E ancora: Sarà tutto difficile, ma la disciplina dei cittadini ci aiuterà e continueremo ad adeguare il sistema alle esigenze”. Lei stessa ha ribadito che per tornare alla vita a cui eravamo abituati “bisogna aspettare il vaccino”.