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I congiunti sono anche fidanzati e affetti stabili: la precisazione di Conte

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Anche fidanzati e compagni si possono considerare congiunti: sarebbe quindi possibile andarli a visitare dal 4 maggio in poi.

Aveva suscitato diverse polemiche la misura contenuta nel decreto anti coronavirus in vigore dal 4 maggio 2020 riguardante la possibilità di far visita ai propri congiunti, termine che non aveva avuto una specifica e che i più avevano interpretato come sinonimo di parente prossimo: fonti di Palazzo Chigi avrebbero invece specificato che il termine ha un’accezione più ampia e comprende “parenti e affini, coniuge, conviventi, fidanzati , affetti stabili“.

I congiunti sono anche i fidanzati

La conferma ufficiale giungerà comunque intorno a inizio maggio quando il governo provvederà a inserire sul sito una lista di Faq che chiariranno diversi aspetti della fase 2. Il chiarimento giunge dopo una serie di polemiche sorte sia sui social network che nel mondo politico. Matteo Renzi si era infatti schierato contro questa dicitura, affermando che “non possiamo permettere allo Stato di decidere chi dobbiamo vedere“.

Chi sono i congiunti per la legge

Stando a quanto dice il codice penale e in particolare l‘articolo 307, per congiunti si intendono “ascendenti, discendenti, coniuge, la parte di un’unione civile tra persone dello stesso sesso, fratelli, sorelle, gli affini nello stesso grado, gli zii e i nipoti“. Sarebbero quindi esclusi compagni e fidanzati.

Ma la sentenza 46351/2014 della Corte di Cassazione aveva allargato il significato del termine facendogli comprendere anche quello di compagni non sposati. La sentenza poi del 14 marzo 2019 n.11476 aveva stabilito che anche due persone conviventi senza che la loro unione sia sancita da un matrimonio vadano intesi come prossimi congiunti.