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Coronavirus, Renzi: "Folle parlare di 151 mila posti in terapia intensiva"

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Per Matteo Renzi è folle sostenere che riaprendo il paese 151 mila persone possano finire in terapia intensiva come asserito da un documento del governo.

Matteo Renzi si è schierato contro il presunto documento del comitato tecnico-scientifico secondo cui con una riapertura totale l’Italia rischierebbe di avere 151 mila pazienti con coronavirus in terapia intensiva. Per il leader di Italia Viva affermare ciò è folle e non fa altro che diffondere panico.

Coronavirus: Renzi contro chi semina il panico

Ha infatti sottolineato come il numero di posti in terapia intensiva occupati nel picco dell’emergenza si aggirava intorno alle 4 mila unità. Stando al bilancio del 28 aprile 2020 essi si sono più che dimezzati e hanno raggiunto quota 1.893. “Dire che a giugno potrebbero essercene bisogno addirittura 151 mila è folle. C’è chi vuole seminare il panico. Noi manteniamo lucidità“, ha affermato in un post su Facebook.

I dati a cui fa riferimento Renzi sono quelli contenuti in un report degli esperti che avrebbe fatto frenare Conte su una riapertura totale nella fase 2. In esso vi sarebbe infatti scritto che, nelle simulazioni, se si tornasse alla vita pre epidemia riaprendo tutto (scuole, manifattura, trasporti, ristoranti, etc.), le terapie intensive arriverebbero ad aver bisogno di 151.231 posti letto entro giugno e 430.866 a fine anno.

Questo perché l’R0, ovvero il numero di persone che un infetto può contagiare, schizzerebbe a 2,25. Ciò vorrebbe dire che ogni positivo potrebbe trasmettere l’infezione a più di due persone, causando un notevole aumento dei contagi e quindi anche dei ricoveri gravi. Numeri che il nostro sistema sanitario non potrebbe sostenere dato che conta circa 9 mila posti in quel reparto. E che secondo l’ex premier sono surreali e non fanno altro che diffondere paura.