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Andrea Scanzi attacca: "Salvini in piazza ma il suo decreto lo vieta"

andrea scanzi matteo salvini

Andrea Scanzi attacca Matteo Salvini che minaccia una protesta in piazza: "Il suo stesso decreto sicurezza non permette assembramenti".

Andrea Scanzi, giornalista ed opinionista televisivo, ritorna all’attacco contro Matteo Salvini. Questa volta il casus belli riguarda le proteste anti-Conte che il leader della Lega vorrebbe organizzare in piazza. Secondo Scanzi “lo stesso decreto Salvini lo vieta”.

Andrea Scanzi contro Salvini in piazza

Matteo Salvini, dopo l’ultimo dpcm del premier giallorosso vuole scendere in piazza. Lo vuole fare con il tricolore e le immagini della Madonna. Lui e Giorgia Meloni sembrano convinti su una protesta davanti Palazzo Chigi ma secondo qualcuno quella stessa protesta sarebbe “anti-decreto”, non quello di Giuseppe Conte, ma proprio quello di Matteo Salvini. questo qualcuno è Andrea Scanzi che, in un post sui social attacca il senatore della Lega:

“Questa è bellissima. Salvini, domenica nella sua diretta Facebook, delira: ‘Se non ci ascoltano ci faremo sentire, con i guanti e le mascherine torneremo a farci sentire, fuori dai social’. Ovviamente poche ore dopo si rimangia tutto. Perché nessuno lo segue, ovvio. Ma non solo: perché una legge vieta di manifestare con il volto anche parzialmente coperto. E chi l’ha fatta quella legge? Salvini. Quale? Quel troiaio del Decreto Sicurezza. Il suo voler creare assembramenti con mascherine sarebbe infatti una violazione del “Decreto sicurezza” che lui stesso ha creato, e in cui lui vieta di manifestare con volto parzialmente coperto.
Questo qua scrive le leggi (orrende) e neanche le capisce. Idolo assoluto”.

Qualche giorno dopo, però, Matteo Salvini ha cambiato idea e, invece di organizzare una protesta in piazza, dà appuntamento sui social, schernendo anche il flash mob simbolico della Meloni organizzato ieri davanti alla sede del governo con deputati e senatori.

Il decreto sicurezza di Salvini

L’articolo 23 del Decreto 113/2018 è il decreto Salvini che si occupa di “Disposizioni in materia di blocco stradale”. All’interno del decreto viene reintegrato il reato di blocco stradale, depenalizzato nel 1999. Come recita il decreto:La norma si rende necessaria al fine di fronteggiare i sempre più frequenti episodi di blocco stradale, posti in essere anche nella forma di assembramento, suscettibili di colpire una pluralità di beni giuridici che comprendono non solo la sicurezza dei trasporti, ma anche la libertà di circolazione”. A questo si aggiunge anche un divieto di manifestare con il volto coperto o semicoperto. In sintesi: una fila troppo lunga che arriva in strada, impedendo alle macchine di passare sarebbe stata illegale ed un poliziotto avrebbe potuto denunciare l’azienda (ad esempio una catena di negozi che apre un punto vendita) per assembramento. Anche un assembramento di manifestanti con maschere è vietato. Lo stesso assembramento, in mascherina, che si stava organizzando contro Giuseppe Conte.