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Giorgia Meloni: "Rischio bomba sociale, Salvini sbaglia su piazza"

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Giorgia Meloni risponde a Matteo Salvini dopo le polemiche di martedì 28 aprile sul flash mob di Fratelli d'Italia.

Giorgia Meloni risponde a Matteo Salvini: se martedì 28 aprile è stato il leader della Lega a punzecchiare la collega di Fratelli d’Italia – sottolineando l’inutilità di un flash mob di un quarto d’ora a Palazzo Chigi -, adesso è la leader al femminile del centrodestra ad attaccare il senatore leghista. “L’aspettativa che il 4 maggio si sarebbe riaperto era stata creata dalla comunicazione del governo”. Come rivela un’intervista al quotidiano La Stampa: “Da settimane, per fini di propaganda, veniva evocata la fine del blocco”, dopodiché però il capo del governo “ha convocato una conferenza stampa quasi a reti unificate solo per farci sapere che in tutto il mondo gli chiedono gli autografi, e che la tanto attesa ‘fase 2’ ci consentirà di andare a trovare i parenti, perché nella sostanza nient’altro cambia” taglia corto Meloni.

Meloni attacca Salvini

Ma è a Matteo Salvini che Giorgia Meloni si rivolge quando pensa ai problemi sociali che possono scaturire nell’immediato futuro. La leader di Fratelli d’Italia ha paura che presto: “Esploda la bomba sociale, e che ci ritroviamo poi con un gigantesco problema di ordine pubblico perché presto la gente rifiuterà di stare chiusa in casa a morire di fame”. Giorgia Meloni rispetto all’idea del suo alleato di centrodestra Matteo Salvini che sembra voglioso di scendere in piazza, però dichiara: “Anch’io sono sollecitata da migliaia di persone avvelenate, in preda alla disperazione, che non ne possono più di limiti spesso assurdi imposti alle nostre vite” ma aggiunge anche che, a voler “essere sincera”, “finché dura il contagio andare in piazza significherebbe mettere in pericolo chi partecipa alla protesta. E l’opposizione sarebbe accusata di alimentare l’epidemia”.

Giorgia Meloni, dunque, sembra frenare i bollenti spiriti del leader della Lega e si limita a dire che come centrodestra si sta ragionando: “Su come mettere in piedi iniziative forti ma compatibili con le regole, se possibile già in vista del primo maggio, ma al momento non posso dire di più”.