> > Coronavirus, Boccia sulle regioni: aperture differenziate dal 18 maggio

Coronavirus, Boccia sulle regioni: aperture differenziate dal 18 maggio

coronavirus-regioni-boccia

Il ministro Francesco Boccia sta studiando assieme al governo un piano per garantire aperture differenziate delle regioni a partire dal 18 maggio.

A partire dal 18 maggio potrebbero essere disposte aperture differenziate nelle regioni a seconda dei dati sul coronavirus che emergeranno con l’inizio della Fase 2 il 4 maggio. È questa la proposta del ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia, che assieme all’esecutivo sta lavorando a un apposito piano illustrato nella giornata del 30 aprile ai rappresentanti degli enti locali. Gli stessi rappresentanti verranno poi nuovamente convocati nella settimana dell’11 maggio per esaminare i dati dei primi monitoraggi sulla diffusione del Covid-19 post Fase 1.

Coronavirus, il piano per le regioni

Nel corso dell’incontro in videoconferenza con le regioni, il ministro Boccia ha inoltre evidenziato come sia necessario un approccio unitario alla Fase 2, limando tutte le possibili differenze presenti all’interno degli ordinamenti regionali che contrastano con il contenuto dei Dpcm: “Il 95% delle ordinanze regionali è compatibile con il Dpcm mentre il restante 5% necessità di modiche che verranno fatte entro domenica in base ad un confronto costante con il governo e ai chiarimenti previsti nelle Faq di Palazzo Chigi”.

Nelle stesse ore, il ministro della Salute Roberto Speranza ha inoltre firmato il decreto con cui si definiscono i criteri relativi alle attività di monitoraggio in merito alla diffusione del coronavirus. I suddetti dati di diffusione saranno poi esaminati dal governo assieme alle autorità regionali per stabilire con che gradualità procedere alle aperture differenziate sul territorio nazionale.

Il nodo della Calabria

Per quanto riguarda invece la situazione nella Regione Calabria, dove la presidente Jole Santelli ha emesso un’ordinanza con cui consente ai bar e ai ristoranti di effettuare il servizio all’aperto dal prossimo 4 maggio, il ministro Boccia ha affermato: “Se il presidente della Calabria Jole Santelli non ritirerà l’ordinanza entro stasera il governo procederà con la diffida.

Dichiarazioni diametralmente opposte rispetto a quelle del leader di Italia Viva Matteo Renzi, che pur facendo parte della stessa maggioranza del ministro Boccia non si oppone al provvedimento emanato dalla presidente Santelli in Calabria: “In Calabria riaprono i ristoranti all’aperto, con sicurezza, mascherina e tutto? Bene, meglio che facciano così che andare avanti con reddito di cittadinanza e sussidi. Là dove si può ripartire in sicurezza facciamolo. Non vuol, dire darsi alla pazza gioia. […] Se in Calabria, dove i contagi sono bassi e non si prevede che torni l’emergenza, riaprono i ristoranti all’aperto, vivaddio che male fanno?”.

La replica di Jole Santelli

Ospite della trasmissione televisiva Dritto e rovescio, in tarda serata la presidente Santelli ha tuttavia replicato alle minacce di diffida di Boccia, affermando: “Il ministro Boccia dice di diffidarmi ma io non ritiro la mia ordinanza. […] I ristoranti non li ho aperti io ma il Governo prevedendo la possibilità dell’asporto e l’apertura delle cucine. Se vuole ho aggiunto la possibilità di qualche tavolo fuori che non mi sembra uno scandalo. Ho interpretato estensivamente il provvedimento del Governo? Forse.