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Renzi lancia un ultimatum a Conte dopo la sua informativa al Senato

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Dopo le parole di Conte in Senato, Renzi gli ha lanciato un ultimatum: se prenderà la strada del populismo, Italia Viva non sarà al suo fianco.

Come annunciato da fonti di Italia Viva, dopo l’informativa urgente del Premier Conte in Senato Matteo Renzi gli ha lanciato un ultimatum. Esponenti del partito dell’ex Presidente del Consiglio avevano infatti affermato ad alcune agenzie di stampa che il loro leader avrebbe fatto un ultimo appello per avere risposte certe e concrete sulla gestione dell’emergenza coronavirus.

Renzi lancia un ultimatum a Conte

Gli italiani per l’emergenza sanitaria sono in uno stato che ricorda gli arresti domiciliari. Non ne usciamo con un paternalismo populista o una visione priva di politica“, ha esordito nel suo intervento. Ha poi invocato il fatto che nella fase 2 sarà importante non solo rassicurare i cittadini ma ricostruendo una situazione devastante che richiederà visione e scelte coraggiose.

Poi l’ultimo appello annunciato dai compagni di partito: “Dia un occhio in più ai dati dell’Istat o noi non saremo al suo fianco. Se sceglierà la strada del populismo non avrà al suo fianco Italia Viva. Non abbiamo negato i pieni poteri a Salvini per darli ad altri“. Un ultimatum dunque accompagnato dalla richiesta di non far sì che la politica abdichi rispetto alle sue responsabilità come è accaduto in passato. A suo parere infatti è il governo e il Parlamento che deve combattere la disoccupazione e la crisi, non i virologi.

Ha infine annunciato il voto favorevole di Italia Viva al decreto liquidità preparato da Gualtieri, ma con il monito di essere più prudente quando parla agli italiani. “Lei ha detto 11 volte ‘noi consentiamo’. Un presidente del Consiglio non consente, perché le libertà costituzionali vengono prima di lei. Lei non le consente, le riconosce“, ha affermato. Un discorso simile a quello di Giorgia Meloni che ha accusato il Premer di aver sospeso i diritti garantiti dalla Costituzione. Tanto che poco dopo ha preso la parola Ignazio La Russa dicendo a Conte che “dopo l’intervento di Renzi non ha più una maggioranza. Lui le ha detto: come io ti ho creato, io ti distruggo“.

Le anticipazioni

Già in diretta ad Omnibus su La7 aveva infatti anticipato che “giovedì a Palazzo Madama dirò che quello che sta accadendo sui temi della libertà costituzionale è uno scandalo“. Per lui non è infatti pensabile che il Premier, comunque si chiami, stabilisca con un decreto chi si può incontrare e chi no. “Non possiamo dare la nostra vita personale in assenza di un emergenza“, aveva affermato.

Renzi si è infatti schierato dalla parte di chi invoca una riapertura più coraggiosa, dato che i contagi stanno diminuendo ed è possibile rilanciare l’economia in piena sicurezza. Aveva infatti criticato anche il report del comitato tecnico-scientifico secondo cui ci sarebbero 151 mila ricoveri in terapia intensiva riaprendo tutte le attività il 4 maggio. Questo quanto affermato: “E’ folle affermare ciò. C’è chi vuole seminare il panico, noi manteniamo lucidità“.


Quanto invece al suo ex partito, il vicesegretario Andrea Orlando ha fatto sapere che e democratici continueranno a sostenere Conte. “Rimpasti e ribaltoni in un momento come questo sarebbero una stravaganza davvero incomprensibile“, ha spiegato.