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Coronavirus, parla De Luca: "Chi non mette la mascherina è una bestia"

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Il presidente della Campania Vincenzo De Luca si è scagliato contro coloro che non indossano la mascherina nei luoghi pubblici, definendoli bestie.

Non ha usato mezzi termini Vincenzo De Luca nell’attaccare le persone che escono di casa senza adoperare l’apposita mascherina anti coronavirus. Il presidente dell Regione Campania, che ha inoltre ringraziato i sindaci per aver contribuito nel far rispettare le ordinanze sanitarie, si è infatti scagliato contro quelli da lui stesso definiti bestie, che a suo dire non hanno il minimo rispetto per coloro che sono invece costretti a starsene chiusi in casa a causa della pandemia.

Coronavirus, De Luca sulla mascherina

Durante il suo consueto dialogo con i cittadini, il presidente De Luca ha affermato: Dobbiamo essere rigorosi sull’obbligo di indossare mascherine fuori casa e noi saremo rigorosissimi con un’altra ordinanza: c’è obbligo di indossare mascherina, altrimenti ci sono le sanzioni”, aggiungendo poi in merito a chi non rispetta le ordinanze: Chi non indossa le mascherine è una bestia perché non ha rispetto per anziani e famiglie e perché non ha rispetto per il lavoro immane fatto dalla Regione per consegnarle”.

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Proprio per quanto riguarda chi si reca fuori casa per svolgere attività fisica, il governatore campano ha ironizzato definendo i runner della domenica come: Vecchi cinghialoni della mia età che andavano a correre senza mascherine. Con una tuta che arrivava alla caviglia, con una seconda tuta alla zuava, con un terzo pantaloncino sopra. Questi andrebbero arrestati a vista per oltraggio al pudore. Per tornare a fare footing bisognerà attendere 2-3 settimane”.

Il rischio di nuovi focolai

Sul rischio che cittadini campani possano far divampare nuovi focolai di coronavirus rientrando da fuori regione il presidente De Luca ha ribadito la volontà di procedere con controlli rapidi e autoisolamento, soprattutto per quanto riguarda i residenti in zone ad alto tasso turistico: “Prenderemo delle decisioni di rinvio di queste scadenze per Capri, Ischia e Procida, che sono dei luoghi particolari. Dobbiamo avere la possibilità di fare controlli preventivi. È un atto di responsabilità e tutela di questi gioielli turistici che noi abbiamo. Come tutti i gioielli sono delicati e vanno curati, non possiamo permetterci immissioni di massa non controllate”.