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Coronavirus, Renzi torna sui morti lombardi: "Polemiche strumentali"

renzi indagato

Il senatore Matteo Renzi è tornato sulla controversa frase riferita ai morti di Bergamo e Brescia, definendo strumentali le polemiche su di essa.

I leader di Italia Viva Matteo Renzi ha definito strumentali le polemiche sorte in merito alla ormai celebre frase sui morti da coronavirus di Bergamo e Brescia pronunciata al Senato nella giornata del 30 aprile. L’ex premier è intervenuto direttamente sul tema in una live sul suo profilo ufficiale, difendendo le sue ragioni e ribadendo di non voler ritrattare le affermazioni sui morti lombardi, contestate tanto dall’opposizione quanto da esponenti del suo ex partito.

Coronavirus, Renzi torna sui morti lombardi

Nel video messaggio pubblicato nella giornata del primo maggio, il senatore Renzi ha motivato con queste parole il suo intervento a Palazzo Madama: “Ieri ho fatto un passaggio che tutto era tranne un attacco: chi ha voluto strumentalmente fare polemica sulle mie parole sui morti di Bergamo e Brescia cerca solo un appiglio per lo scontro. Ma io non rilancerò polemiche assurde su una cosa su cui si deve avere solo silenzio e rispetto”.

La frase pronunciata da Renzi nell’aula del Senato: “Pensiamo di onorare quella gente di Bergamo e di Brescia che non c’è più, che ci avrebbe detto se avesse potuto parlare riaprite anche per noi, è stata in seguito criticata anche dal sindaco di Bergamo ed ex esponente della corrente renziana del Pd Giorgio Gori, che definendo a dir poco infelici le parole dell’ex primo ministro ha commentato: “Sostenere che le vittime del virus, se potessero parlare, “vorrebbero” oggi la riapertura appare purtroppo stonato e strumentale“.

Il panico sui dati della pandemia

Sempre nel corso del videomessaggio, Renzi mette in guardia i cittadini italiani dal seguire chi preferisce seminare il panico piuttosto che raccontare la verità in merito alle statistiche della pandemia: “Non credete a chi in Italia vuole terrorizzare dal punto di vista psicologico: sono in discesa i tamponi positivi e le persone che sono in terapia intensiva. Io dico i numeri perché quelli che giocano sulla paura non fanno un buon servizio alle persone”.