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Fedriga: "In Friuli Venezia Giulia apertura attività l'11 maggio"

Fedriga apertura attività 11 maggio

Il governatore del FVG Fedriga vuole la riapertura delle attività già dall'11 maggio, è scontro con il governo.

Il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, durante la Conferenza delle Regioni, ha ribadito la propria posizione al Governo in merito alla riapertura di tutte le attività nel territorio da lui amministrato. La regione autonoma del nord chiede che bar, ristoranti e centri estetici possano tornare a lavorare già dall’11 maggio nel rispetto di tutti i protocolli nazionali per la sicurezza.

Fedriga: “Apertura attività dall’11 maggio”

“Ho ricevuto una delegazione di commercianti, liberi professionisti e rappresentanti degli esercenti che si occupano di servizi alla persona – ha detto Fedriga – Mi hanno esposto le loro ragioni molto compostamente, ma ho colto un disagio montante che temo tra poco non sarà più gestibile. Trovo personalmente molto difficile giustificare la scelta del Governo di permettere l’apertura a aziende con tremila dipendenti e imporre la chiusura a un negozio di borsette. Così si va a infierire su categorie piccole e piccolissime che chiedono di aprire bottega per mantenere la famiglia”. L’ulteriore appello del governatore del Friuli Venezia Giulia al governo è poi quello di giungere ad una precisa e puntuale programmazione per la fase 2: “Se è vero che il presidente del Consiglio Conte ha fatto intendere una possibilità di apertura, questa è stata ancora una volta confusa”.

Fedriga vuole tornare alla normalità in FVG

Per Fedriga dunque è importante riaprire quanto prima, ritenendo che l’attività dei piccoli negozi o dei bar non possa essere un motivo di nuovo crescita del contagio: “Non abbiamo certezza sull’evoluzione di un possibile aumento contagi, ma questo non sarà certo determinato dall’apertura del negozio di borsette: temo molto di più il possibile mancato rispetto delle regole di distanziamento, laddove ci sono migliaia di lavoratori gomito a gomito. Gli esercenti sono pronti, hanno già i protocolli di comportamento siglati dalle sigle di categoria e si sono attrezzati per garantire a dipendenti e clienti la massima sicurezza”.