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Regolarizzazione dei migranti, M5S: "Non c'è stato alcun accordo"

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Il governo non ha ancora trovato l'accorso sulla regolarizzazione dei migranti: il Movimento Cinque Stelle ha ancora dei dubbi.

Il Governo sembrava aver trovato l’accordo per la regolarizzazione dei migranti e invece esponenti del Movimento Cinque Stelle hanno già mostrato contrarietà a riguardo. La regolarizzazione dei migranti – tema caro a Italia Viva e Partito Democratico, meno ai grillini – sarà inserito all’interno del Dl Rilancio e trattato nel Consiglio dei Ministri di lunedì 11 maggio. Un’indiscrezione di Repubblica aveva parlato del raggiungimento della quadra e dell’esultanza di Teresa Bellanova. Ma nel pomeriggio non sono mancate le tensioni con gli alleati pentastellati.

Il M5S è ancora contrario

Se all’una e mezza di notte, nel vertice notturno tra Conte e i capi delegazione dei partiti della maggioranza, sembrava essere stato raggiunto l’accordo, così non è ancora. Membri del Movimento 5Stelle sono infatti tornati a sollevare obiezioni. Così si è espresso il sottosegretario all’Interno Carlo Sibilia: “Per noi l’intesa non è chiusa, a me non risultano accordi e c’è un confronto aperto nel M5S e col capo politico Vito Crimi“. Diversi parlamentati sembrano infatti non voler avallare lo scudo penale per i datori di lavoro.

L’accordo per la regolarizzazione dei migranti

L’accordo per la regolarizzazione dei migranti all’interno del Dl Rilancio, se confermato, sarebbe comunque frutto di una serie di compromessi. Anzitutto i Dem avrebbero ottenuto l’inserimento anche di coloro che svolgono ruoli domestici, per l’appunto badanti e colf. Il Movimento 5 Stelle invece che i permessi temporanei, che sono comunque di sei mesi e per ricerca di lavoro, siano subordinati a un controllo dell’Ispettorato del lavoro. Solo infatti se l’Ispettorato certificherà che gli immigrati hanno già lavorato in quei settori in passato, potranno ottenere il permesso di ricerca di lavoro per sei mesi. Successivamente, questo permesso, si trasformerà in definitivo.



I 5 Stelle, comunque, continuano a sostenere di non voler inserire questo passaggio all’interno del Dl Rilancio. Intanto, per quanto concerne i numeri dei possibili migranti da regolarizzare, da Palazzo Chigi non ci si sbilancia ma dovrebbe trattarsi di un numero pari a circa 500.000 unità.