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Martina (PD): "Riduzione orario di lavoro a 30 ore, nessuno a casa"

Martina (PD): riduzione orario di lavoro per lavorare tutti

30 ore settimanali, incentivi per aziende e lavoratori, straordinari: la proposta di Martina (PD) sulla riduzione della giornata lavorativa.

A gennaio Maurizio Martina, deputato del Partito Democratico, ha depositato una proposta di legge per chiedere la riduzione dell’orario di lavoro, con incentivi per aziende e lavoratori. La riduzione dell’orario di lavoro a 30 ore sarebbe volontaria e comporterebbe anche la riduzione del salario. La proposta servirebbe per rispondere alla crisi del lavoro generata dall’emergenza coronavirus: la riduzione delle ore lavorative e gli incentivi, infatti, porterebbe a un redistribuzione del lavoro a più persone.

Martina: riduzione dell’orario di lavoro per lavorare tutti

Il deputato PD Maurizio Martina, in un’intervista a Fanpage, spiega del dettaglio la proposta di legge depositata a gennaio. Oggi, rispetto ad allora, il bisogno di redistribuire il lavoro a più persone possibili è ancora più urgente. Il PD propone di ridurre l’orario lavorativo a 30 ore settimanali.

Nell’intervista Martina chiarisce che questo tipo di formula sarà valida a partire dalle nuove assunzioni o su base volontaria. Chi ha giù un contratto di lavoro a tempo indeterminato, manterrà il contratto vigente, le sue ore lavorative e il suo stipendio. Le nuove assunzioni a 30 ore prevedono un incentivo per il lavoratore che per le aziende. La proposta inoltre cerca di regolamentare le ore di straordinario, fissando un tetto massimo di ore pro capite.

750mila lavoratori in più, ma con taglio dello stipendio

Il deputato PD Martina stima che con questa proposta ci sarebbero 750 mila occupati in più, se tutte le aziende assumessero con le risorse che si liberano con il taglio delle ore. “Di questi 750mila, 150 mila arriverebbero dalla defiscalizzazione dei contratti a 30 ore e del part-time volontario — spiega Martina a Fanpage. — Altri 100mila arriverebbero dalla ‘quota 30′ che noi proponiamo per la Pubblica amministrazione, perché immaginiamo di introdurre un nuovo standard orario settimanale per i nuovi assunti della Pa. E almeno 500mila arriverebbero dal disincentivo delle ore di straordinario”.

Il taglio delle ore, però, porterebbe anche a un taglio di stipendio. A parte l’incentivo, il lavoratore vedrebbe ridotte le sue entrate. Questo aspetto differenzia la proposta del PD da quella della Ministra del Lavoro Catalfo, che propone invece la riduzione dell’orario lavorativo a parità di salario. Martina commenta che sarebbe d’accorso, se solo fosse possibile: “A noi interessa primariamente aprire una discussione seria su questo tema”.