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Corruzione, chiesti gli arresti domiciliari per Pentangelo e Cesaro (FI)

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I due esponenti di Forza Italia sono tra gli indagati della riqualificazione dell'area urbana della Cirio, su cui non si esclude la mano della mafia.

La Procura di Torre Annunziata ha inviato una richiesta di custodia cautelare con annessi arresti domiciliari per il senatore Luigi Cesaro e il deputato Antonio Pentangelo, entrambi membri di Forza Italia, accusati di corruzione. Misure che riguardano l’inchiesta del 2015 relativi alla riqualificazione di aree urbane della fabbrica Cirio.

Corruzione, domiliari per Pentangelo e Cesaro

Per il senatore Luigi Cesaro e per il deputato Antonio Pentangelo, entrambi esponenti napoletani di Forza Italia, la procura di Torre Annunziata ha inviato alla giunta per le autorizzazioni di Camera e Senato una richiesta di custodia cautelare, arresti domiciliari.

Si tratta di una vicenda che vedrebbe possibili intrecci da parte della camorra dell’hinterland sud di Napoli. I fatti contestati risalgono al 2015, quando Cesaro e Pentangelo furono coinvolti nella vicenda in quanto all’epoca dei fatti presidenti della Provincia di Napoli.

Mafia sulla Cirio?

Scendendo nei dettagli, la vicenda ruota intorno alla presunta riqualificazione di un’area urbana in cui insisteva un tempo la fabbrica della Cirio a Castellammare di Stabia (Napoli). Secondo l’accusa, infatti, gli indagati volevano abbattere il manufatto edilizio per costruire 330 appartamenti, facendo leva con tangenti che inevitabilmennte avrebbero fatto da richiamo per la mafia.

I pubblici ministeri oplontini nelle carte tracciano uno scenario di patto tra politici locali e referenti dell’imprenditore Adolfo Greco per l’affare Cirio. Greco era già finito in manette a dicembre 2019. Altre 17 sono invece le persone per le quali la procura di Torre Annunziata aveva chiesto la proroga delle indagini già a dicembre e adesso molte sono finite ai domiciliari.