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Conte difende l'operato di Arcuri: "Mettetevi nelle sue condizioni"

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Durante la conferenza stampa sul nuovo Dpcm il premier Conte ha difeso l'operato del commissario Arcuri, rispondendo a tono ai giornalisti presenti.

È subito parsa una conferenza stampa più vibrante del solito quella tenuta nella serata del 16 maggio dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che per l’occasione ha comunicato le novità del nuovo Dpcm sulle riaperture previste nella Fase 2 dell’emergenza coronavirus. Durante il question time con i giornalisti presenti infatti, il premier si è trovato a dover difendere l’operato del commissario straordinario Domenico Arcuri, rispondendo stizzito a una domanda di un giornalista.

Conte difende l’operato del commissario Arcuri

Rispondendo a una domanda del giornalista Alberto Ciapparoni di Rtl 102.5 sulle critiche alle decisioni prese dal commissario Arcuri, non ultima quella sul controverso prezzo calmierato per le mascherine chirurgiche, il presidente del Consiglio ha risposto: “Per quanto riguarda Arcuri io prima di valutare il suo operato la inviterei a porsi nelle sue condizioni, a ripercorrere dal suo punto di vista il lavoro che ha dovuto fare, quando in tutto il mondo si era scatenata una pandemia e io vi posso assicurare che era impossibile trovare un ventilatore polmonare o una partita di mascherine in giro per il mondo”.

La replica al giornalista

Sul finale della risposta, il premier ha poi aggiunto in maniera velatamente polemica: Se poi lei ritiene di poter fare meglio la terrò presente – spero non possa succedere – però scherzi a parte è stato un impegno faticoso, non sottovaluterei assolutamente la qualità del suo operato”.

Un atteggiamento poco incline alle critiche e al dialogo con la stampa quello di Conte, che si era già manifestato lo scorso 27 aprile durante la sua visita in Lombardia, quando a una giornalista che chiedeva delucidazioni in merito alla mancata istituzione della zona rossa nella bergamasca aveva replicato: “Se lei un domani avrà la responsabilità di governo scriverà lei i decreti e assumerà tutte le decisioni”.