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Coronavirus, Fase 2: accordo Stato-Regioni su riaperture ed autonomie

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Braccio di ferro nella notte per il nuovo step della Fase 2 dell'emergenza coronavirus: risolte le criticità dei nuovi provvedimenti.

Raggiunto l’accordo a tarda notte sulle linee guida per le riaperture e per le autonomie regionali tra Stato e Regioni nel nuovo Dpcm della Fase 2 dell’emergenza coronavirus. L’incontro urgente richiesto per la spaccatura tra Governo centrale e governatori maturata a causa del timore che il nuovo provvedimento del premier Giuseppe Conte depotenziasse le linee guida regionali. Linee guida richieste a gran voce dalle categorie economiche riguardanti anche la possibilità di procedere con apposite ordinanze. Lunedì 18 maggio 2020, infatti, ci sarà un nuovo step dell’uscita dal lockdown e le Regioni hanno preteso chiarezza minacciando di far saltare il banco.

Coronavirus, Fase 2: le linee guida

Inizialmente le linee guida regionali per le categorie erano inserite nelle premesse del nuovo Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri (Dpcm). Alla fine della trattativa le linee sono allegate al provvedimento nella loro interezza. Un braccio di ferro ad alta tensione tra i governatori e l’esecutivo rappresentato da Conte e dal Ministro degli Affari regionali Francesco Boccia. Dopo la discussione, raggiunto l’accordo sulle nuove disposizioni per la Fase 2 dell’emergenza coronavirus.

“Richieste erano legittime”

“Lavoro intenso e molto utile per far ripartire l’Italia in sicurezza. – ha detto Boccia – Le richieste delle Regioni erano legittime, la soluzione è stata raggiunta nell’interesse del Paese. L’accordo che riprende le linee guida delle Regioni per le ordinanze sancisce ancora una volta la leale collaborazione tra Regioni e Governo. Ringrazio i presidenti per aver sempre ricercato una soluzione nell’interesse del Paese. Ogni nuovo passo è fatto su un terreno nuovo per tutti e spesso serve un’assunzione ulteriore di responsabilità”.

“Regole certe alle attività”

“Il nostro obiettivo è sempre stato quello di dare regole certe alle attività. – ha spiegato il presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini – Attività che da lunedì potranno riaprire e sicurezza a lavoratori e cittadini. Il Governo si è impegnato a richiamare nel testo le linee guida elaborate e proposte dalla Conferenza delle Regioni quale riferimento certo e principale dai cui far discendere i protocolli regionali. Ciò assicurerà, peraltro, omogeneità e certezza delle norme in tutto il Paese”.