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Matteo Salvini: "Il saluto con il gomito mi rende matto"

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Per Matteo Salvini, leader della Lega, il saluto con il gomito è un qualcosa che lo fa andare fuori di testa. "Voglio riabbracciare le persone".

Matteo Salvini rivela di non tollerare il saluto con il gomito. La nuova pratica, resasi necessaria durante l’emergenza Coronavirus per evitare che le persone si scambino la mano – una parte del corpo che rischia di trasmettere con più probabilità il contagio -, non piace per nulla al senatore leghista. E così Matteo Salvini si sfoga e rivela amaramente quanto non gli piaccia questa nuova forma di saluto. Eppure, gli scienziati ribadiscono ancora una volta come il nuovo Coronavirus si trasmetta con molta facilità quando è presente un contatto diretto – come sarebbe nel caso di un saluto – tanto da evidenziare in recenti studi che ben il 60-80% dei casi arrivi proprio da contatti diretti tra persone.

Matteo Salvini e il saluto con il gomito

In un’intervista concessa a Primocanale.it, il leader della Lega, Matteo Salvini, si è esposto così: “Per noi è fondamentale esserci fisicamente, adesso ci si saluta col gomito, una cosa che a me fa andare fuori di matto”. Inoltre, per Matteo Salvini c’è grossa nostalgia per: “La politica nelle piazze: a contatto con la gente”. Anche perché Matteo Salvini ammette che: “Quando incontro una persona la voglio vedere in faccia, voglio stringerle la mano e se possibile anche abbracciarla”.

Inoltre, Matteo Salvini non ha lesinato critiche nei confronti del Governo Conte. Anche nella giornata di martedì 19 maggio, infatti, il leader della Lega si è esposto contro l’attuale esecutivo, reo di non saper dare soluzioni concrete agli italiani per affrontare l’emergenza da Coronavirus. “Nel governo i litigi sono quotidiani, è evidente che ci sono problemi. Noi però a questo governo portiamo proposte, emendamenti, suggerimenti, perché in questo momento le bandiere di partito non mi interessano”.

E ancora, sulla posizione dell’Italia nei confronti della Cina, il senatore in quota Lega denuncia il Governo Conte poiché: “Ci sono 120 Paesi al mondo, in tutto il mondo, in tutti i continenti, che chiedono spiegazioni alla Cina sui ritardi nell’allarme per la pandemia, su eventuali contagi, sugli esperimenti nei laboratori, e non sono tutti amici di Salvini sovranisti leghisti o gente strana, ma l’Italia tace”.

La manifestazione del 2 giugno

E sulla manifestazione del 2 giugno – che vedrà il Centrodestra scendere in piazza unito – Matteo Salvini si dice contento e pronto a dare voce alle esigenze degli italiani. “La proposta che ho fatto – fa sapere il capo del Carroccio – è per la data della festa della nostra bandiera, non solo a Roma, ma in tutte le cento province italiane, per un momento di ascolto e idee, con artigiani, imprenditori, pensionati, insegnati, tutti a distanza, con le mascherine Saremo tutti insieme nel centrodestra? Non avrebbe senso dividersi tra italiani di destra, di sinistra, belli e brutti, bisogna ricostruire il paese”.

Salvini e la fiducia in Zaia e Toti

Poi, a una domanda sulle prossime tornate elettorali in Liguria e Veneto, Salvini ha premiato i leader di Regione Liguria e Veneto: “Penso che Giovanni Toti e Luca Zaia siano stati due fra i più presenti, più concreti e più efficienti, sia in termine di emergenza sanitaria che in termini di risposta economica, hanno lavorato bene”. “Noi – ha sottolineato Salvini – saremo a sostegno sia di Giovanni Toti in Liguria, che di Luca Zaia in Veneto”.