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Meloni su Bellanova: "Non ho deriso le sue lacrime, le ho criticate"

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Continua il dibattito tra la Meloni e la Bellanova: la prima dice di non aver deriso le sue lacrime, ma di averle solo criticate.

L’informativa del presidente del Consiglio di ieri, 21 maggio, a Camera e Senato, ha portato con se una lunga serie di polemiche che vedono ancora le forze politiche una contro l’altra. Si è discusso molto dell’intervento dell’onorevole Ricciardi del Movimento 5 Stelle e si è parlato anche molto del Decreto Rilancio. A criticare la manovra economico finanziaria sono stati soprattutto i gruppi d’opposizione, con Giorgia Meloni che espresso il dissenso su diversi punti presenti nel piano di rinascita. A non convincere la presidente di Fratelli D’Italia è sopratutto la questione legata alla regolarizzazione dei lavoratori in nero impegnati nel campo agricolo, proposta e ottenuta da Teresa Bellanova di Italia Viva. La Meloni è tornata ieri alla Camera sulle ormai celebri lacrime della ministra dell’Agricoltura ritenendole sbagliate, perchè, a suo dire, da piangere ci sarebbe, ma per gli italiani. L’intervento della leader di Fratelli d’Italia aveva poi ricevuto aspre critiche, sia per la forma che per il contenuto in quanto, per chi l’attacca, la Meloni avrebbe deriso quelle lacrime non tenendo conto del passato della ministra, che proprio nei campi aveva iniziato il suo percorso di lavoratrice prima e sindacalista poi.

Meloni su Bellanova: “Non ho deriso le sue lacrime”

Giorgia Meloni è tornata oggi sul tema, lo ha fatto ai microfoni di Radio Anch’io su Radio1, dove ha detto: “Dicono che la Bellanova non può essere criticata perché da giovane faceva la bracciante. Non mi è chiaro perché il fatto che io da giovane abbia fatto la cameriera sia da una vita un motivo di derisione da parte della sinistra.

“Io – aggiunge la deputata – non ho deriso le sue lacrime, ho criticato le sue lacrime. Credo di avere il diritto di farlo e di pensare che un ministro italiano che si commuove per gli immigrati clandestini, mentre ci sono milioni di italiani che piangono di notte di nascosto dai loro figli, abbia priorità sbagliate. E credo – ha aggiunto – che le donne in politica debbano essere criticabili come tutti gli altri. Io vengo criticata ogni giorno. Quella norma non è per far emergere il lavoro sommerso, è solo una sanatoria per i clandestini”.