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Appalti 'Ndrangheta: indagato il deputato leghista Furgiuele

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Domenico Furgiuele, deputato della Lega, è indagato per le indagini relative agli appalti concessi alla 'Ndrangheta.

La Guardia di Finanza nella mattina del 28 maggio ha eseguito decine di arresti in tutta Italia nell’ambito delle indagini relative agli appalti concessi alla ‘Ndrangheta da parte di funzionari e imprenditori, tra i quali pare comparire il deputato leghista Domenico Furgiuele.

Appalti ‘Ndrangheta: indagato Furgiuele (Lega)

Piotavano gli appalti per agevolare la ‘Ndrangheta: questo era l’obiettivo di un cartello criminale composto da imprenditori e funzionari pubblici sparso in tutta Italia che il 28 maggio è stato smascherato dalla Guardia di Finanza, e che nella lunga lista vede anche il deputato della Lega Domenico Furgiuele.

L’operazione è stata chiamata Waterfront, è l’epilogo delle indagini relative ai Piromalli. Dagli accertamenti, infatti, è emersa l’esistenza di un cartello composto da imprenditori e pubblici ufficiali ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata alla turbativa d’asta aggravata dall’agevolazione mafiosa, frode e corruzione.

Tra gli imprenditori però spicca il nome di Domenico Furgiuele, deputato della Lega, ex amministratore e titolare della maggioranza delle quote della Terina costruzioni, ruolo dismesso nel 2018, quando gli venne revocato il ruolo.

Furgiuele resta indagato per due gare d’appalto, ma in entrambe le circostanze, secondo il procuratore aggiunto Gaetano Paci e il pm Gianluca Gelso, il leghista avrebbe messo la sua società a disposizione delle manovre illegali dei Bagalà, alla mercé del clan dei Piromalli che gestivano il lato economico dell’organizzazione.