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Decreto Scuola, Senato approva la fiducia: ora il testo va alla Camera

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Con 148 voti a favore il Senato a approvato la fiducia sul Decreto Scuola, che contiene le misure per poter affrontare il prossimo anno scolastico.

Nella giornata del 28 maggio il Senato ha approvato la fiducia sul cosiddetto Decreto Scuola, che contiene al suo interno i provvedimenti per la futura ripresa dell’anno scolastico il prossimo settembre nel contesto dell’emergenza sanitaria. Il testo del decreto, approvato con 148 voti a favore e 77 contrari, passerà ora alla Camera dei Deputati che dovrebbe iniziare ad esaminarlo entro il 3 giugno per poi concludere i lavori per sabato 6.

Decreto Scuola, il Senato approva la fiducia

Come evidenziato anche dalla viceministra dell’Istruzione Anna Ascani, rispetto al testo iniziale presentato sono stati apportati diverse modifiche tra le quali l’abolizione del voto in decimi alle scuole elementari e l’istituzione di nuove graduatorie provinciali d’istituto per gli anni scolastici 2020/2021 e 2021/2022.

Abolizione del voto in decimi

Per quanto riguarda le scuole primarie, verrà abolito il voto in decimi e ripristinato il giudizio descrittivo nei confronti dell’alunno. Nel motivare ciò, la viceministra Ascani ha dichiarato “Si valorizza a sistema la dimensione formativa della valutazione, che accompagna, attraverso l’espressione del giudizio, il percorso di crescita e di formazione dei bambini”.

Reiscrizione degli alunni con disabilità

Viene inoltre concessa, limitatamente all’anno scolastico 2019/2020 e dietro espressa richiesta dei genitori, la reiscrizione degli alunni disabili all’anno di corso appena frequentato: “In questo modo è favorito il recupero di quanto indicato nel PEI e che, per via dell’emergenza sanitaria, non si è riusciti a fare conseguire. In molti ci hanno chiesto questa modifica, abbiamo deciso di dare loro questa possibilità”.

Tutela degli studenti privatisti

Il decreto prevede inoltre forme di tutela per quanto riguarda gli studenti che svolgeranno l’esame di Stato come privatisti nella sessione straordinaria di settembre, i quali potranno ugualmente partecipare nello stesso periodo alle prove di ammissione ai corsi di laurea a numero programmato e ai concorsi pubblici che richiedono: “Il diploma di scuola secondaria di secondo grado, con riserva del superamento dell’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione”.

Le graduatorie provinciali

Tra le modifiche più importanti aggiunte nel testo del decreto vi è senza dubbio quella sull’istituzione delle graduatorie provinciali per gli anni scolastici 2020/2021 e 2021/2022 e l’aggiornamento delle graduatorie d’istituto: “La valutazione delle candidature per la costituzione delle graduatorie è effettuata dagli uffici scolastici territoriali, che possono avvalersi dell’attività di supporto nella valutazione da parte delle scuole della provincia di riferimento”.

Tavolo di confronto per i neo laureati

Attinente alla questione delle graduatorie, nel decreto è stata anche prevista l’istituzione di un tavolo di confronto al fine di poter avviare in maniera periodica i percorsi abilitanti per consentire ai neo laureati di accedere facilmente all’insegnamento. Il tavolo in questione verrà istituito presso il ministero dell’Istruzione.

Incarichi temporanei per le scuole materne

Il decreto prevede inoltre per l’anno scolastico 2020/2021 la possibilità di affidare incarichi temporanei agli educatori dei servizi educativi per l’infanzia da parte delle scuole dell’infanzia paritarie comunali: “Qualora non sia reperibile personale docente con il prescritto titolo di abilitazione per le sostituzioni. In questo modo viene comunque garantito il servizio educativo”.

La riqualificazione delle scuole

Chiesta a gran voce da diversi esponenti politici, approfittando del prolungato stop delle lezioni a seguito del lockdown, nel decreto viene inserita anche la misure che prevede di assegnare i Sindaci e i Presidenti delle Province e delle Città metropolitane, fino al prossimo 31 dicembre 2020, i poteri dei commissari per eseguire gli interventi di edilizia scolastica: “In questo modo diamo agli Enti Locali uno strumento agile e soprattutto efficace per realizzare rapidamente gli interventi di cui c’è bisogno, anche in ragione dell’emergenza sanitaria da COVID-19. Una giusta richiesta che ci era stata avanzata nella Cabina di regia per l’edilizia scolastica e che non eravamo riusciti a inserire nel Decreto Rilancio.

Concorsi straordinari per i docenti

Novità anche per quanto riguarda la procedura straordinaria per i docenti con 36 mesi di servizio. Questa infatti non prevederà più un quiz da svolgersi in estate ma una prova scritta con domande a risposta aperta che si svolgerà nel corso dell’anno: “I vincitori ottengono la retrodatazione giuridica del contratto”.