> > Fase 2, accordo governo-regioni: spostamenti tra regioni dal 3 giugno

Fase 2, accordo governo-regioni: spostamenti tra regioni dal 3 giugno

coronavirus-spostamenti

La cabina di regia tra il governo e le regioni ha dato il via libera agli spostamenti interregionali a partire dal prossimo 3 giugno.

Nella serata del 29 maggio è finalmente arrivato l’ok agli spostamenti tra le regioni a partire dal prossimo 3 giugno, nel contesto della Fase 2 dell’emergenza coronavirus. Il via libera definitivo lo ha dato la cabina di regia tra governo e autorità regionali, che ha deliberato la decisione sulla base dei dati emersi dall’ultimo monitoraggio sui contagi effettuato dall’Istituto Superiore di Sanità negli scorsi giorni. Secondo la studio infatti, la pandemia sarebbe attualmente sotto controllo nel nostro Paese, con un’incidenza dei casi che rimane: “Molto eterogenea sul territorio nazionale”.

Fase 2, ok a spostamenti tra le regioni

Nel vertice, che ha visto la presenza dei ministri Speranza, Lamorgese, Di Maio e Boccia assieme al sottosegretario alla presidenza del Consiglio Fraccaro, sono stati illustrati i dati del monitoraggio Iss avvenuto nella settimana dal 18 al 24 maggio, cioè quella in cui sono stati riaperti bar, ristoranti, negozi e parrucchieri. Dalle analisi è emerso come l’indice di contagio Rt sia ormai sotto il valore 1 in tutte le regioni, dato che ha spinto la cabina di regia a confermare l’ipotesi di via libera agli spostamenti per il 3 giugno.

Tra i primi commenti a caldo c’è stato proprio quello del ministro della Salute Roberto Speranza, che all’uscita dal vertice ha dichiarato: “Il Decreto legge vigente prevede dal 3 giugno spostamenti infraregionali. Al momento non ci sono ragioni per rivedere la programmata riapertura degli spostamenti. Monitoreremo ancora nelle prossime ore l’andamento della curva”.

I provvedimenti delle singole regioni

Con l’ok agli spostamenti saranno ora i singoli presidenti di regione a dover valutare provvedimenti restrittivi specifici per i visitatori provenienti da oltre confine, come già paventato ad esempio dal presidente della Sardegna Christian Solinas che nei giorni scorsi aveva annunciato il passaporto sanitario per chi si reca nell’isola. Ipotesi che però sono già state nettamente respinte dal ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia, il quale ha già annunciato che provvederà subito a ricorrere al Tar per impugnare le singole ordinanze.